“L’annuncio di lavoro che alleghiamo è apparso nella vetrina di un centro estetico della nostra città e anche in altri esercizi commerciali. Come Cgil di Asti abbiamo prontamente provveduto, tramite la nostra categoria dei lavoratori del commercio (Filcams), a segnalare a chi di dovere. Il breve testo si commenta da solo. Non siamo nati ieri, e quindi non ci stupiscono – purtroppo – le discriminazioni verso le lavoratrici madri (o le figlie di genitori anziani). Neanche le pretese di orari molto ‘elastici’. E sappiamo che per certe mansioni serve la cosiddetta ‘bella presenza’. Cosa riesce ancora a stupirci è la rozzezza e la volgarità, l’impudenza di discriminare a viso aperto, senza più neanche il disturbo di mascherare con un minimo di ipocrisia. Sarebbe interessante sapere quale fantastico stipendio venga offerto, a questa donna 30enne che dovrà essere anoressica, orfana, nubile e senza figli e senza zii e nipoti, disposta a mettersi a disposizione dall’alba al tramonto. Magari le proporranno qualche voucher di nuovo conio….. Ragazze, non rispondete ad annunci di questo tipo. Donne, cercate un altro centro estetico”. Cgil Asti