Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, già coordinatore dell’immagine alla Reggia di Venaria, è stato ospite di una serata conviviale del Rotary Club astigiano svoltasi martedì 4 ottobre a La Fertè di Asti.
La serata è stata dedicata dal Rotary alla memoria di Osvaldo Campassi, già presidente del Club negli Anni Settanta del secolo scorso, che unì all’attività di dirigente industriale quella di cinefilo di alto profilo, con all’attivo numerose pubblicazioni e moltissimi articoli sulla cinematografia italiana e internazionale apparsi sulle più qualificate riviste del settore.
De Gaetano ha fornito informazioni decisamente incoraggianti sul prestigioso museo da lui diretto – e presieduto da Enzo Ghigo, già governatore del Piemonte – che vanta al mondo solo una decina di istituzioni analoghe, ha circa 850.000 visitatori l’anno, promuove annualmente ben tre festival di cinematografia, contiene oltre due milioni di oggetti museali, dispone di una biblioteca settoriale, gestisce due sale di proiezione ed ha grandi progetti in cantiere: tra essi una mostra nel 2023 dedicata al registra Francesco Rosi nel centenario della nascita, l’inaugurazione, sempre nel 2023, di una sala dedicata al metaverso, un complessivo riallestimento museale da attuarsi nei prossimi anni.
Il direttore ha ricordato il ruolo fondamentale che nella storia del cinema italiano ha avuto l’astigiano Giovanni Pastrone, tra i maggiori pionieri e sperimentatori del muto, artefice nel 1914 del primo Kolossal italiano, Cabiria, che ottenne un successo straordinario in tutto il mondo.
Al termine, dopo le domande dei numerosi partecipanti, il presidente Luigi Florio ha omaggiato l’oratore di alcuni doni rotariani, tra cui il volume che racconta la storia ultrasettantennale del club astigiano.