Saranno effettuati nei prossimi giorni i colloqui con i titolari di trattamento di mobilità indennizzata (i cosiddetta “cassintegrati”) che il Comune di Asti impiegherà nei “lavori socialmente utili”. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di utilizzare la facoltà prevista dalle nuove normative di legge, che consentono ai Comuni di richiedere al Centro per l’impiego l’invio di persone che fruiscono della cassa integrazione, per impiegarle gratuitamente per venti ore settimanali in attività lavorative utili alla comunità. “Grazie a questa iniziativa –spiega il sindaco Fabrizio Brignolo- chi riceve un aiuto dalla collettività, sotto forma di cassa integrazione, ripaga la propria comunità di appartenenza con attività di pubblica utilità che, oltretutto, rappresentano anche una opportunità di formazione e riqualificazione professionale che potrà tornare utile per la ricollocazione sul mercato del lavoro”. Per ora sono dieci le figure professionali ricercate la Comune di Asti: funzioni esecutive in ambito amministrativo; attività tecnico-manutentiva del Settore Lavori Pubblici; manutenzione degli Istituti Scolastici ed edifici comunali (falegnameria, idraulica, intonacatura e verniciatura, manutenzione impianti elettrici); manutenzione delle aree frazionali; sistemazione archivi; attività di trasporto materiali e mobili per traslochi uffici; registrazione dati e battitura testi; attività di pulizia: attività di facchinaggio e di tinteggiatura; attività museali e teatrali. Le persone con i predetti requisiti professionali sono state selezionate dal Centro per l’impiego e i relativi nominativi inviati al Comune che la prossima settimana procederà con gli ultimi adempimenti. Se l’esperimento darà buoni frutti potranno essere selezionati ulteriori nominativi. Le persone selezionate hanno l’obbligo di prestare l’attività lavorativa per il Comune, e in caso di rifiuto che non sia motivato con adeguate ragioni di salute o famigliari, perderanno il diritto alla cassa integrazione. “Confidiamo che le persone coinvolte non prestino l’attività solo perché obbligate dalla legge –spiega il sindaco Fabrizio Brignolo- ma lo facciano con entusiasmo, perché possono migliorare la loro professionalità e non è escluso che, se daranno buoni risultati,si possa pensare di aumentare le prestazioni oltre le venti ore settimanali: in questo caso sarà riconosciuta una retribuzione aggiuntiva rispetto all’indennità di cassa integrazione”. In tempi di tagli ai comuni il lavoro di queste persone può essere molto utile. “Attualmente –spiega il sindaco Fabriizo Brignolo- il Comune di Asti ha già in servizio nove profughi che non costano al Comune e prestano attività al servizio dei nostri lavori pubblici, oltre ad alcuni tirocinanti: le cosiddette borse lavoro”.