Quattordicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2021 spegne 122 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 9 aprile 2021.
Il popolo degli ambulanti in piazza
Sono quelli che si alzavano alle ore più improbabili. Per prepararci un caffè. Per montare un banco all’aperto. Che ci fosse il sole, piovesse o grandinasse. Sono quelli che tagliavano i capelli. Sono quelli che facevano da mangiare e lo portavano al tavolo. Sono quelli che facevano divertire, riflettere, allenare, ascoltare musica o monologhi. Sono quelli che quando non stavano bene prendevano una tachipirina e andavano lo stesso al lavoro perché non fanno mutua. Perché se non lavorano non mangiano. Perché il lavoro è quello che mantiene loro e la loro famiglia. Fa studiare e crescere i figli. Perché il lavoro è un bene di prima necessità.
Mercoledì gli ambulanti e le partite Iva hanno gridato la loro rabbia per le vie di Asti. A bordo dei loro furgoni da cui, un tempo, uscivano banchi, tendoni e merci. Disperatamente attaccati ai loro clacson a cui si sono unite le grida di incoraggiamento degli astigiani che li hanno visti passare. Gli applausi. I pollici alzati.
Sono la classe operaia di questo secolo: quelli che hanno patito e stanno patendo di più le conseguenze economiche e sociali di questa pandemia. Sono quelli che potrebbero gestire il più sicuro e bel centro commerciale di Asti. All’aperto. Con l’aria che spazza via i virus e la crisi. Ma, ora sono a casa. Senza lavoro. Senza stipendio. Senza speranze. E sono arrabbiati.
Legionari di Cristo: la questione degli abusi fa chiarezza sul “carisma”
Nella prima pagina di Vita Diocesana pubblichiamo l’intervista fatta ai Legionari di Cristo presenti in Diocesi sul documento della loro congregazione che decide di continuare sulla strada di rendere pubblico tutto quanto riguarda i procedimenti penali a carico dei sacerdoti accusati di abusi sessuali sui minori (compreso il fondatore Marcial Maciel Degollado, morto nel 2008). Una situazione molto delicata perché mettere sotto accusa il fondatore non significa negare il carisma di un intero ordine religioso.
Si è compreso che va distinto il “carisma del fondatore”, dal “carisma comunitario di fondazione”. Il primo si riferisce alla figura stessa del fondatore, il secondo a come quel carisma particolare viene fatto proprio, compreso e trasmesso da chi lo ha seguito. In questo caso la vicenda penale del fondatore intacca certo il primo carisma, ma non il secondo e salva la buona fede di coloro che hanno trovato in quell’ordine religioso il senso del loro ministero.
Questo dovrebbe ricordare che l’ossessione di alcuni ordini religiosi sul proprio fondatore, il cercarne automaticamente la canonizzazione, il metterlo su un piedistallo a volte troppo alto, il citarlo sempre, può andare nella direzione opposta del fare il bene della congregazione. In linguaggio laico corrisponde ad una mitizzazione della figura che spesso crea fanatici e non seguaci.
Discriminazioni religiose per la Lidl?
In foto i motivi della protesta della Chiesa delle Assemblee di Dio in via Monti per i lavori di costruzione della Lidl in corso Casale, che hanno comportato il tracciamento di una strada con marciapiedi proprio di fronte all’edificio con una incredibile differenza di livelli. Il pastore Vincenzo Martucci ha parlato di discriminazione religiosa, dal momento che aveva già segnalato il problema a novembre e, nell’impossibilità di giungere ad un compromesso, aveva già inviato una diffida e una azione cautelare, ignorate dall’Amministrazione e dal progettista. Il Comune ha replicato con un comunicato stampa, giunto a chiusura di questo numero, in cui si precisa che quello non è l’ingresso previsto per l’accesso alla chiesa, che il lotto su cui corre la strada è privato e senza servitù di passaggio e che la proposta di creare uno scivolo che rialzasse leggermente il cortile a livello della strada non era stato accolto, in quanto si chiedeva il contrario: abbassare il livello del marciapiede. Ne parleremo in modo più approfondito nel prossimo numero.
Tutto pronto per il nuovo hub
Apre sabato il nuovo hub vaccinale di via Guerra. Gestito dall’Asl At in una struttura messa a disposizione dalla Banca di Asti si prefigge di arrivare alle 800 inoculazioni quotidiane. Si partirà con over 70 e i caregiver.
Focus
Saltate le Sagre, anche le altre manifestazioni del Settembre Astigiano sono a rischio. Una panoramica sullo stato dell’arte dei vari eventi.
Famiglia
L’assegno unico per le famiglie con figli è diventato realtà. Si tratta di un bonus di 250 al massimo per figlio in base ad alcuni paramenti che vi spieghiamo anche con l’aiuto di Roberto Gontero.