Grazie al riconoscimento europeo del Progetto Eu.re.k.a, il CPIA di Asti analizza le ricadute tangibili dei progetti PON (Programmi Operativi Nazionali) realizzati negli anni scolastici scorsi da diversi Istituti presenti nel nostro territorio Unesco. A Nizza Monferrato, le scuole “Rossignoli” Primaria e “Salvo d’Acquisto” Infanzia dell’I.C. “C.A. Dalla Chiesa” hanno realizzato due progetti PON nel biennio 2018-2019, chiamati rispettivamente “Orti di Creatività” e “Armonie Ludiche”, che hanno portato la didattica fuori dalla scuola.

La “Rossignoli” ospita circa 400 alunni in 19 classi e 40 insegnanti per 27 ore settimanali. Offre servizi di pre-scuola, doposcuola, mensa, una fornitissima biblioteca, 7 LIM e una postazione multimediale mobile con circa 30 dispositivi. Partecipa da tempo a Progetti Europei. 

La “Salvo d’Acquisto” è l’unica scuola dell’infanzia di Nizza Monferrato. Ospita 176 bambini dai 3 ai 5 anni, 20 docenti in 7 sezioni, per un tempo scuola di 40 ore settimanali. Dispone di una palestra e di spazi verdi. In ambedue le scuole l’utenza è eterogenea: è alto il numero di alunni stranieri.

Ma veniamo nello specifico. Con “Orti di Creatività” la scuola esce dai locali scolastici e si trasferisce negli spazi aperti delle aule verdi, nell’orto e nel giardino scolastici. Questi luoghi diventano “terreno fertile” dove sperimentare concretamente i compiti di cittadinanza attiva e responsabile, il contatto con la natura, le proprie potenzialità e le proprie abilità comunicative in lingua italiana e in inglese, per “dare forma”, coltivare la crescita della persona.

Il Progetto ha coinvolto 177 alunni e 21 docenti, sfruttando la rete sul territorio composta da Amministrazione Comunale, Slow Food, l’Associazione “Nonni Ortolani” e vari produttori del territorio. Gli obiettivi in traguardo erano molteplici: far maturare le competenze di cittadinanza responsabile, le soft skills relative all’area cognitiva, specifiche abilità di apertura al nuovo, sviluppo dell’iniziativa, rafforzamento della consapevolezza di sé ed autostima, al fine di costruire la propria identità e migliorare le competenze relazionali e sociali. 

Tra le caratteristiche innovative: la scuola ha aperto la didattica alle “aule verdi”, al territorio, per sperimentare nuove metodologie didattiche e modalità di apprendimento più dirette e concrete, più vicine ai bambini. A sua volta, anche il territorio si è aperto alla scuola, collaborando e contribuendo in modo diretto e concreto alle attività didattiche e culturali, attraverso occasioni formative ed eventi. Il risultato immediato è stata la partecipazione costante a eventi sul territorio e ad attività parallele a scuola. I docenti hanno sperimentato metodologie didattiche più creative, coinvolgenti e più consone ai bisogni dei bambini, i quali hanno vissuto la scuola con maggior interesse, come un’esperienza piacevole e motivante, sviluppando  competenze sia sociali che cognitive.

Ad “Armonie Ludiche” hanno partecipato 66 alunni e 6 insegnanti, in collaborazione con i genitori, con i privati cittadini che hanno messo a disposizione gli spazi verdi intorno alla scuola e con l’Associazione educativa “Pacha Mama”, che collabora alla formazione di insegnanti, bambini e adulti sull’Outdoor Education. Considerando che sempre più spesso i bambini trascorrono pochissimo tempo all’aria aperta, a contatto con l’ambiente naturale e con il gruppo dei pari, è stato promosso il movimento in contesti di scoperta dell’ambiente, aumentando il senso di benessere, di autoefficacia e disponibilità a collaborare. Diversi gli obiettivi raggiunti: maturazione dell’identità personale, conquista dell’autonomia, rispetto dell’ambiente e delle regole di convivenza, fiducia in se stessi, positive relazioni di gruppo, capacità di porsi domande e di problem solving, comprensione e uso di concetti topologici, arricchimento lessicale, consapevolezza del proprio corpo e coordinazione motoria. 

Tra le caratteristiche innovative del progetto la metodologia didattica dell’Outdoor Education accompagnata da un approccio pedagogico attivo. L’avvicinamento verso le esperienze è stato globale e autentico e mirato alla costruzione del sapere attraverso la pratica, promuovendo un ruolo attivo e riflessivo nei bambini e potenziando il sentimento di affinità che li lega alla natura (biofilia). 

Gli insegnanti sono stati accompagnatori e il loro ruolo è stato quello di accogliere con flessibilità e amorevolezza gli stimoli e gli interessi che i bambini portavano, lasciando loro uno spazio di libera immersione e scoperta. Quali le ricadute? Nell’immediato i bambini, attraverso l’ambiente naturale, hanno sperimentato in prima persona e in modo concreto i cambiamenti e le possibilità che il paesaggio offriva, sviluppando un visibile senso di benessere; d’altra parte i docenti hanno potuto saggiare nuove metodologie didattiche nelle quali i bambini sono stati davvero protagonisti delle attività proposte.

A tale proposito la dott.ssa Maria Modafferi, Dirigente Scolastico dell’IC C.A. Dalla Chiesa afferma: “Insegnanti e alunni vivono un’esperienza unica e diversa, fuori da ogni schema di scuola, con metodologie più attive e in un clima di lavoro nuovo, di maggiore serenità e coinvolgimento. Questo favorisce l’autostima, la collaborazione, l’iniziativa personale e l’incoraggiamento, in una dimensione di comunità, di esperienza di vita; vengono coinvolte contemporaneamente emozioni e competenze. I prodotti ottenuti sono certamente di buon livello, ma direi che il valore aggiunto, forse meno tangibile, è proprio il “prodotto di miglioramento di se stessi”, che contribuisce alla crescita dei bambini, migliorandola e rendendola più completa.”