Oltre 1.000 pazienti l’anno in terapia attiva, un day hospital con ambulatorio al Cardinal Massaia, una struttura hospice a Nizza, servizi a domicilio su tutto il territorio astigiano per le cure palliative. E un’équipe di medici oncologi e palliativisti, infermieri, professionisti di diverse discipline, fra cui uno psiconcologo e un assistente sociale.
È la realtà della struttura di Oncologia dell’Asl di Asti che, in occasione della XX Giornata nazionale del Sollievo di domani, domenica 30 maggio, ha scelto di raccontare l’esperienza delle “cure simultanee”, un approccio moderno alla cura dei tumori che prevede un’attenzione diversa nei confronti del paziente, con un obiettivo principale: limitare la sofferenza fin dall’inizio della diagnosi, in tutte le fasi della terapia, quale che sia lo sviluppo della malattia.
Il racconto, ad opera del direttore della struttura, dottor Marcello Tucci, e della coordinatrice infermieristica Manuela Cazzulo, è stato riassunto in un breve video sul canale YouTube dell’Asl At, disponibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=6xmN1QJ1S0M.
L’approccio delle “cure simultanee” si traduce nell’occuparsi del paziente e della sua famiglia in ogni aspetto della malattia, non soltanto del suo quadro clinico: quindi utilizzare le cure palliative anche nelle fasi precoci, combattere gli effetti collaterali della patologia o delle stesse terapie adottate, fornire sostegno psicologico, supportare le persone negli spostamenti logistici (anche con l’aiuto delle associazioni di volontariato).
Fondamentale in questo senso è la condivisione periodica dei casi seguiti all’interno della struttura fra tutti i professionisti coinvolti, in modo da individuare un modo di agire comune ma allo stesso tempo preparare percorsi di cura personalizzati, con una presa in carico a 360 gradi. Un accompagnamento che va dalla messa a disposizione di brochure con informazioni di carattere pratico, a incontri dedicati con il paziente e con la sua famiglia, all’attivazione di un numero telefonico in caso di difficoltà, con un operatore in grado di effettuare un triage a distanza.
“L’umanizzazione delle cure e l’attenzione al sollievo sono determinanti nei percorsi di presa in carico e nel rafforzare il rapporto di fiducia operatore-paziente – sottolinea il direttore generale dell’Asl At Flavio Boraso -. È un aspetto su cui la sanità dei prossimi anni deve puntare sempre di più e in cui come azienda sanitaria crediamo fortemente”.