Nel 2020 la locale Sezione di Polizia Giudiziaria (Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria) sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti ha svolto indagini a carico di detenuto, ristretto presso la Casa di reclusione di Asti in regime di semilibertà, per atti persecutori compiuti in danno di un quindicenne. Ora il Tribunale di Asti, a seguito di giudizio abbreviato, ha condannato l’imputato alla pena di anni 2 e mesi 2 di reclusione.
L’attività info-investigativa della Pg ha permesso di raccogliere rilevanti elementi probatori a carico dell’imputato, S.V. 68 anni già condannato per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso sugli atteggiamenti molesti tenuti sui mezzi pubblici da costui nei confronti di alcune ragazze nell’Astigiano.
Tra le vittime figura anche M.B., figlia di dipendente della Polizia Penitenziaria di Asti il quale dopo aver ascoltato il racconto preoccupato della propria figlia non ha esitato a proporre immediata denuncia-querela.
Le precise informazioni fornite dal genitore querelante e le delicate indagini che sono seguite con immediatezza hanno consentito di identificare l’indagato e dopo circa un anno di indagini, le stesse hanno portato alla condanna con perdita del beneficio della semilibertà del detenuto.