Si chiamano don Bartolomeo Bergese, Adriana Cristina Crolla, Celestina Fortina, Carla Merlone Squatrito e Marco Rosano e fanno rispettivamente il sacerdote, la docente universitaria, la missionaria laica, l’imprenditrice e il musicista i cinque emigrati che, grazie ai meriti espressi in svariati campi di attività, hanno ricevuto il 28 settembre nell’aula del Consiglio regionale il premio internazionale “Piemontese nel Mondo” edizione 2011. Il riconoscimento, previsto dalla l.r. 46/92, è stato istituito per valorizzare l’eccellenza dei piemontesi all’estero che, con la loro l’attività, abbiano dato lustro al Piemonte in campo sociale, scientifico, artistico, letterario. “È con orgoglio e profonda riconoscenza che desideriamo premiare cinque piemontesi che hanno saputo esportare valori quali l’impegno sul lavoro, lo spirito di sacrificio, la creatività e il servizio alla comunità in terre lontane, rendendo onore alla nostra regione e al nostro paese”, ha dichiarato in apertura il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo. “I miei incontri all’estero con le comunità di piemontesi nel mondo sono sempre stati fonte di grande arricchimento – ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale, Ugo Cavallera – Ho conosciuto persone tenaci, con volontà di intraprendere e quella riservatezza che è connaturata ai piemontesi. Mi è stata testimoniata poi una calorosa accoglienza, che si riscontra anche all’interno delle associazioni ”. La commissione valutatrice è stata presieduta dall’assessore regionale all’Internazionalizzazione, Massimo Giordano: “E’ stato svolto un lavoro severo e puntuale e siamo tutti molto soddisfatti del risultato. Nella scelta dei vincitori si è operato un criterio che privilegiasse la più ampia rappresentazione dei vari ambiti previsti dal bando e che mettesse in luce le varie eccellenze professionali. I piemontesi nel mondo sono i testimoni viventi del grande patrimonio di idee di cui disponiamo in campo sociale, economico, letterario, scientifico e artistico. Sono queste qualità che ci fanno emergere all’estero e che costituiscono una garanzia per il futuro del Piemonte”.