E’ cominciata bene la sesta edizione de “I mesi del giallo” ideata dall’Associazione culturale Comunica: i misteri della Uno Bianca, raccontanti dal magistrato Giovanni Spinosa, sabato sera, alla Casa del popolo, hanno coinvolto gli astigiani in una serata lunga e intensa. Oltre due ore di narrazione incalzante per l’autore de “L’Italia della Uno Bianca” (Chiarelettere), sollecitato dalle domande di Maurizio La Matina e del pubblico, a cui la Casa del popolo ha offerto in degustazione vini dell’azienda agricola Rovero e caldarroste. Per Spinosa i crimini della Uno Bianca non sono solo una storia di criminalità, che ha avuto per protagonisti i fratelli Savi, ma una vicenda guidata dietro alle quinte dalla mafia e pezzi deviati dello Stato. Una tesi che non trova spazio nelle sentenze processuali. E Spinosa, che dovette rinunciare all’indagine quando era alle prime battute, dopo 25 anni dal primo delitto delinea la sua teoria in un libro inquietante e avvincente: “Avevo una storia da raccontare e l’ho fatto: ci sono dei momenti in cui per un magistrato il silenzio è una colpa”. Il pubblico astigiano gli ha riservato convinti applausi, decretando il successo del primo incontro della sezione “Giustizia NON è fatta”, cui collabora l’Assessorato alla Legalità del Comune di Asti (all’incontro è intervenuto l’assessore Alberto Pasta). Ieri altro appuntamento per “I mesi del giallo”. Alla Cripta e Museo di Sant’Anastasio sono stati premiati i vincitori del concorso letterario “Una storia all’ombra delle Antiche Mura” promosso da Comunica, Israt, Comune di Asti (Assessorato ai Lavori Pubblici e Patrimonio), La Stampa. Pubblico in tensione fino all’ultimo, quando sono stati resi noti i nomi dei lavori premiati: il primo premio è andato a Eris Valenzano con il racconto “Il guardiano delle mura”; secondo Silvano Bertaina (“Ljubco sotto le mura”) e terza Edi Calvetti (“L’ultimo foglietto”). Quarta classificata Sonia Bigando con “Il castigo” (in sua assenza ha ritirato il premio Roberto Nivolo), quinti, a pari merito, Bruno Bianco (“La grande battaglia”) e Alberto Fea (“Rumore di fondo”). Un premio è andato anche a Stefano Masino per aver consegnato per primo (appena alcuni giorni dopo l’emissione del bando) il proprio racconto. “Continuate a scrivere, anche i racconti che non sono stati premiati erano di alta qualità”, l’invito agli scrittori da parte di Nicoletta Fasano (Israt) e Loredana Dova (Comunica), componenti della commissione giudicatrice con Maria Bagnadentro, Angela Quaglia (Comune di Asti) e Carlo Francesco Conti (La Stampa). I primi tre racconti, letti con intensità dagli attori Giovanni e Francesca Cepollini, nei prossimi giorni saranno pubblicati sull’edizione di Asti de La Stampa e sui siti Internet www.comunica-asti.it, www.israt.it, www.comune.asti.it Intanto “I mesi del giallo” nel fine settimana proporrà il doppio incontro con Alessandro Leogrande e il suo libro “Il naufragio. Morte nel Mediterraneo” (Feltrinelli): il giornalista sarà venerdì 12, alle 21, alla Casa del popolo con Laura Nosenzo e sabato 13, alle 10,30, nell’Aula Magna del Polo Universitario Asti Studi Superiori per incontrare le classi quarte e quinte degli istituti superiori cittadini.