Dall’inizio del 2020 sono state assistite 42 famiglie, con la messa a disposizione di 33 contratti con assistenti familiari, educatori, Oss, 8 interventi di psicoterapia e un sostegno per altre attività con un impegno economico complessivo di oltre 73mila euro.
Sono i numeri nel territorio astigiano del Progetto Protezione Famiglie Fragili (Ppff) che, nonostante le problematiche legate all’emergenza Covid, è proseguito in questo anno e mezzo nell’aiuto ai nuclei familiari di pazienti oncologici in situazione di particolare difficoltà. Domenica scorsa, 26 settembre, si è tenuta la 3a Giornata regionale, che ha lo scopo di promuovere il progetto e raccogliere fondi per continuare e potenziare il percorso portato avanti finora.
Il Ppff è un’iniziativa della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, con il coinvolgimento delle aziende sanitarie e di associazioni, Onlus, enti non profit presenti sul territorio. Si rivolge alle famiglie nelle quali sono presenti elementi di fragilità e dunque sono estremamente vulnerabili nel periodo della malattia o nel caso della perdita del proprio caro: nuclei che vedono la presenza di bambini o giovani, di altri componenti con patologie, disabilità e/o grave disagio, soggetti alcolisti o tossicodipendenti; nuclei ristretti e isolati, costituiti dai soli due coniugi, spesso anziani; oppure nuclei con problemi economici causati dalla malattia, o che appartengono a minoranze sociali con difficoltà di integrazione linguistica e culturale, o in cui si sono verificate recenti esperienze traumatiche o di perdita.
L’obiettivo è costruire una rete di supporti psicologici, sociali, educativi ed assistenziali in grado di sostenere l’intero nucleo familiare che affronta l’esperienza della malattia tumorale, famiglie in cui la malattia rende il rischio di destabilizzazione più elevato.
L’Asl At ha attivato il progetto nel gennaio 2019 e si avvale della collaborazione dell’associazione Astro Odv. L’avvio del Ppff può avvenire in qualunque momento del percorso del paziente oncologico, dalla diagnosi alle cure palliative: sono soprattutto medico e infermiere, conoscendo approfonditamente la situazione del paziente e della sua famiglia, a richiedere l’intervento della mini-équipe Ppff dell’Asl, composta da un’assistente sociale e da una psicologa, che propongono la soluzione possibile per affrontare la fragilità della famiglia.
La mini-équipe contatta l’associazione di volontariato, da cui parte la procedura per individuare la figura professionale necessaria, con la quale viene attivato un regolare contratto a tempo determinato. In altre situazioni, può essere invece messo a disposizione un volontario che impieghi una parte del suo tempo per la famiglia.
Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina http://www.reteoncologica.it/
Per l’Asl At:
associazione Astro IBAN: IT62Y0608510301000000053457