Nel febbraio 2020, a conclusione di un’articolata attività di indagine svolta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Asti, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, veniva data esecuzione a 20 misure cautelari emesse dal Tribunale di Asti.
Nell’operazione antidroga venivano indagate 49 persone, 11 arrestate in flagranza di reato, 24 segnalate come consumatrici di droghe alla Prefettura di Asti e monitorate circa 28.000 dosi di eroina e cocaina cedute nell’astigiano in 210 giorni d’indagine.
Il Pubblico Ministero rinviava a giudizio 42 persone e nella sentenza di primo grado venivano emesse condanne a carico di 32 indagati per un totale di Anni 57, Mesi 5, Giorni 21 e Multa 262.156 Euro, Libertà Controllata di Mesi 10 e Giorni 20, tuttavia 4 indagati (3 tunisini e 1 nigeriano) si erano resi irreperibili e sono attualmente in attesa di giudizio.
In particolare, durante l’esecuzione delle custodie cautelari, due cittadini tunisini venivano rintracciati in Bolzano e sottoposti all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, già arrestati in precedenza dagli investigatori mentre effettuavano alcune cessioni di eroina in Piazza Campo del Palio, luogo dove abitualmente svolgevano la quotidiana illecita attività di spaccio posta in essere con un terzo tunisino poi arrestato.
Il 22 ottobre, un tunisino di anni 41 anni, uno dei due soggetti già in precedenza trasferitisi nel territorio altoatesino, veniva nuovamente arrestato dai militari della Stazione Carabinieri di Trodena, Comune in Provincia di Bolzano, perché destinatario di un provvedimento di aggravamento della precedente misura cautelare in atto, ovvero quella dell’obbligo di firma, più volte non rispettata dal soggetto.
L’arrestato, dopo essere stato sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici è stato associato presso il carcere di Bolzano.