“A quasi due settimane dall’elezione, a quasi quattro dalla ventilata vittoria al primo turno, dopo 18 mesi di ininterrotta campagna elettorale, il neo sindaco Fabrizio Brignolo, il sindaco nuovo, non ha ancora annunciato la sua giunta.
Alcune cose però ci appaiono da subito chiare e secondo noi rappresenteranno il canovaccio dei prossimi cinque anni.
Questa maggioranza sarà ostaggio dei veti incrociati delle numerose liste che l’hanno originariamente composta, alle quali si è aggiunta al ballottaggio quella dell’UDC, con conseguenze dilatorie nella capacità di assumere decisioni utili alla città.
Un’altra cosa che da subito va detta agli astigiani è la seguente: se fosse confermata l’intenzione di portare da 8 a 9 il numero degli assessori (mentre a Cuneo il collega di Brignolo non solo ha già nominato i suoi assessori ma li ha ridotti da 8 a 6), il sindaco nuovo non sarebbe altro che un vecchio dopo un lifting facciale neanche ben riuscito.
I costi dell’incapacità di assumere decisioni e portarle avanti non devono ricadere sugli astigiani”.
Maurizio Rasero, Fabrizio Imerito, Marcello Coppo, Franco Ingrasci