Sono passati 18 anni da quel 12 novembre 2003 quando un camion pieno di esplosivo fu fatto scoppiare davanti alla base dei carabinieri a Nassirya. Morirono 28 persone (19 italiani e 9 iracheni) tra carabinieri, militari e civili. Tra loro anche il sottotentente Giovanni Cavallaro, residente con la famiglia a Nizza Monferrato.
L’Arma astigiana ha voluto ricordare, come ogni anno, Cavallaro con una cerimonia sobria alla quale hanno partecipato la vedova Sabrina e la figlia Lucrezia. E’ stato deposto un mazzo di fiori sulla tomba tumulata nel cimitero di Nizza. Anche quest’anno la famiglia ha istituito una borsa di studio da destinare allo studente più meritevole dell’istituto Carlo Alberto dalla Chiesa, scuola che ha frequentato Lucrezia, la figlia del sottotenente Cavallaro.
“Sono passati 18 anni, ma il ricordo del carabiniere è sempre forte”, ha commentato il comandante provinciale dell’Arma astigiana Pierantonio Breda.