Secondo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2022 spegne 123 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 21 gennaio 2022.
Sospese le visite ai ricoverati in ospedale
Era già successo nel periodo più difficile e ora accade di nuovo. La recrudescenza della pandemia con la variante Omicron che miete contagi ha portato a una drastica decisione: sono state sospese tutte le visite ai pazienti ospiti all’ospedale Massaia e al Cavs di Nizza Monferrato. Una scelta per tutelare i degenti e gli operatori.
Proprio dall’Azienda Sanitaria Locale hanno motivato questa decisione “a causa dell’elevatissima diffusione del contagio e a un costante aumento dei numeri dei ricoveri ospedalieri”, ricoveri passati in un mese da una manciata a superare il centinaio.
A ieri, giovedì, infatti, i positivi ricoverati al Massaia erano 119, di cui 104 ordinari, 8 in terapia sub-intensiva e 7 in rianimazione.
“L’accesso ai reparti riprenderà non appena l’evoluzione della pandemia lo permetterà in condizioni di sicurezza”, spiegano dagli uffici di via Conte Verde.
Intanto prosegue la campagna vaccinale anche per la fascia pediatrica. Questo e il prossimo fine settimana sono previsti due week end straordinari di inoculazione per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Al momento i più piccoli che hanno ricevuto la prima dose sono 1590, 329 la seconda.
In totale dall’inizio della campagna vaccinale sul nostro territorio l’Asl ha somministrato 400.128 vaccini, di cui 159.694 prime dosi.
Crivelli presenta la candidatura a sindaco
Dopo la fumata bianca della scorsa settimana è tempo di presentazioni. Sabato alle 11, al Nuovo circolo Nosenzo in via Corridoni, il candidato a sindaco del centro sinistra Paolo Crivelli spiegherà i motivi per cui ha deciso di correre accanto a un’ampia coalizione che comprende il Partito Democratico, Uniti si Può, CambiAmo Asti, Ambiente Asti, Art. 1 ed Europa Verde-Verdi. Saranno presenti i rappresentanti della coalizione Mario Mortara, Mauro Bosia, Angela Quaglia, Mario Malandrone, Marco Castaldo e Gianfranco Miroglio. Si deduce quindi che il Movimento 5 Stelle, grande assente, ha deciso quindi di correre da solo, mentre è partita una petizione online per invitare Mario Bovino, transfuga, della Giunta Rasero, a scendere in campo.
Tito Brandsma futuro santo giornalista
Martedì 25 gennaio, memoria di S. Francesco di Sales è anche la festa dei giornalisti, di cui lui è patrono. Quest’anno la novità è stata la pubblicazione di un messaggio di don Fabrizio Casazza, consulente ecclesiastico piemontese dell’Ucsi, Unione Cattolica della Stampa Italiana. Un messaggio che parte dalla situazione in Europa , con l’avvio del Recovery Fund e nella Chiesa con l’inizio del percorso sinodale. “Trasmettere e comunicare sono due verbi che caratterizzano sia l’annuncio cristiano sia la professione dei giornalisti. In un denso e interessante discorso del 13 novembre scorso il Papa spiegò agli operatori dei media: «Al giornalismo si arriva non tanto scegliendo un mestiere, quanto lanciandosi in una missione, un po’ come il medico, che studia e lavora perché nel mondo il male sia curato. La vostra missione è di spiegare il mondo, di renderlo meno oscuro, di far sì che chi vi abita ne abbia meno paura e guardi gli altri con maggiore consapevolezza, e anche con più fiducia. È una missione non facile. È complicato pensare, meditare, approfondire, fermarsi per raccogliere le idee e per studiare i contesti e i precedenti di una notizia. Il rischio, lo sapete bene, è quello di lasciarsi schiacciare dalle notizie invece di riuscire a dare ad esse un senso». La strada per realizzare tutto ciò passa attraverso l’ascolto, fatto di presenza e incontri; l’approfondimento che non si accontenta della semplificazione che banalizza e contrappone; il racconto che si lascia provocare dalle storie che narra e condivide, accettando la complessità del reale”.
Ma il messaggio è anche l’occasione per annunciare che si sarà un nuovo santo legato al mondo dell’informazione.
Cotto e Dalì finalisti
“Non credi ai tuoi orecchi! Di chi è questa voce dal caldo timbro che si leva, si modula, s’accorda ai bagliori d’argento della voce di lei? Chi sta cantando a duetto con lei come se fossero due facce complementari e simmetriche della stessa volontà canora?”
Pensare con insistenza a questa frase di Italo Calvino (frase tratta dal racconto “Un Re in ascolto”), mentre si ascoltano le voci di Piero Cotto e Beatrice Dalì.
Una coppia. La musica. Una finale.
Questa sera, venerdì, in diretta su Rai 1, i due cantanti che fanno coppia anche nella vita, saranno in finale per la seconda edizione di The Voice senior, il talent show condotto da Antonella Clerici e con i coach che sono Orietta Berti, Clementino, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè.
La Rai sul suo sito web presenta il programma con queste parole: “Protagonisti assoluti dei cantanti over-60 dal grande talento, dalla grande passione, dalle storie straordinarie”.
Chi conosce da vicino la storia di Piero Cotto e Beatrice Dalì non può che confermare soffermandosi sul concetto della “storia straordinaria” che ha proprio nella quotidianità il suo essere eccezionale.
Una coppia di artisti nel lavoro e nella vita. Ce ne sono tante, si potrebbe scrivere, ma raramente due voci così “complementari della stessa volontà canora”.
Di Piero Cotto e Beatrice Dalì ne ha intuito le potenzialità il coach Gigi d’Alessio che intende giocarsi la novità di quest’anno – sono infatti i primi a cantare in duo nella storia di The Voice Senior – portandoli in finale dopo l’interpretazione di “You make me feel brand new” dei Simply Red. Si può dire sia rimasta intatta la magia dell’esordio sul palco di The Voice. “Con grazie perché”, brano di Gianni Morandi e Amii Stewart, quando avevano letteralmente colpito la giuria. Tutti i giudici infatti si sono contesi la coppia, cercando di convincerli a entrare nei relativi team.
Ecumenismo
“In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. E’ lo slogan della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, iniziata martedì scorso e che si concluderà martedì prossimo.
Per la seconda volta l’epidemia impedisce di organizzare l’incontro di preghiera con le diverse chiese cristiane in Asti. Però è un segno che il documento in cui se ne dà notizia sia firmato da tutte loro.
Cronaca
Si chiama “Petrolio fantasma” l’operazione della guardia di finanza di Asti che a livello internazionale ha sgominato un gruppo dedito alla finta esportazione di petrolio per truffare le dogane.
Scuola
La Maturità, la Dad e le quarantene sono i temi caldi della scuola che fatica a ripartire.