Di fronte all’accelerazione della grave crisi in Ucraina e ai tragici scenari che si prefigurano, siamo fortemente preoccupati e riteniamo importante tornare in piazza, in continuità con il partecipato presidio di venerdì scorso, per ribadire il nostro “No alla Guerra” e l’imprescindibilità della Pace come via di risoluzione delle crisi. A pagare il drammatico prezzo di un conflitto sarà soprattutto la popolazione civile, in particolare i bambini. Come denunciato dalla War Resisters’ International “Se la guerra inizia, porterà morte, distruzione, sofferenza, spostamenti di massa, crisi economica e molte altre conseguenze. … Non c’è alternativa ai negoziati, per quanto difficili possano sembrare”. Papa Francesco di fronte agli “scenari sempre più allarmanti” che si stanno aprendo ha fatto appello a tutte le parti coinvolte “perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, screditando il diritto internazionale”.
Tale drammatica situazione è, inoltre, alimentata da un clima di esasperato riarmo a fronte del quale sono urgenti interventi per il disarmo e la riduzione (e riconversione) delle spese militari (cca 26 miliardi stanziati per il 2022 dall’Italia, con un + 20% negli ultimi 3 anni).
Abbiamo chiesto, e continuiamo a chiedere all’Italia e all’Europa (riproponendo l’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo): “di prendere iniziative urgenti e significative da una posizione di neutralità attiva, per ottenere una de-escalation immediata della tensione e avviare la ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte, chiarendo la propria indisponibilità a sostenere avventure militari”.
Dopo due anni di pandemia, che ha colpito profondamente l’intero pianeta, questo esito è davvero l’ultima cosa di cui si sentiva il bisogno. A tutti i Paesi coinvolti diciamo: “Fermatevi. Deponete le armi e le minacce e trattate”.
Come testimoniano le tante iniziative e mobilitazioni che si stanno organizzando per dire “No alla Guerra. Si alla Pace”, nel nostro paese, in Ucraina, in Europa, …, esiste una società civile che continua a impegnarsi per mettere in profonda discussione le logiche della guerra e le sue cause, qualunque queste possano essere, nella convinzione che “abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile”. Esiste una società civile che crede nel valore della Pace, unica speranza per il futuro dell’umanità.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare al Flash Mob “No alla guerra. La Pace è la via”, che si svolgerà sabato 26 febbraio alle 12 in Piazza S Secondo ad Asti, portando in piazza bandiere e/o simboli di pace.
Rilanciamo, inoltre, l’invito della Tavola per la Pace ad esporre alle finestre delle abitazioni e delle sedi di enti, istituzioni, associazioni, … le bandiere della Pace, pubblicandone la foto sui social (taggando @WelcomingAsti) con #PaceinUcraina.
Rete Welcoming Asti, email: welcomingasti@gmail.com – Fb e Instagram: @WelcomingAsti