Per ora sono 50.000 i giovani che il lunedì dell’Angelo incontreranno il Papa in piazza San Pietro. Moltissimi i ragazzi astigiani che hanno aderito all’iniziativa. Tra questi, Lorenzo Scalzo, Francesco Toniolo e Giorgia Taurisani del Sacro Cuore ai quali abbiamo chiesto di condividere le loro aspettative ed emozioni alla vigilia di questo evento.
Da sempre il cristiano è un uomo in cammino. Abramo parte alla ricerca della Terra Promessa, Mosè guida il suo popolo verso la libertà. Quali attese muovono i tuoi passi verso Roma?
Giorgia: “Sicuramente come fondamento di questo pellegrinaggio c’è la speranza di rafforzare la propria fede e cambiare in meglio”.
Lorenzo: “A muovere i miei passi non sono tanto le attese quanto la ricerca di risposte alle mie domande, risposte che solo Papa Francesco riesce a darmi”.
Francesco: “Da cristiano penso che il mio cammino sia sempre voluto da Dio, è Lui che ci indica la strada; mi muovo verso la ricerca della felicità per me e per gli altri, verso un tempo dedicato alla riflessione e al rinnovamento interiore nelle relazioni con gli altri e con il mio essere credente ogni giorno”.
Che cosa non può mancare nello zaino di un giovane pellegrino?
Giorgia: “Non possono mancare la voglia di affrontare nuove esperienze e nuove amicizie”.
Lorenzo: “Non devono assolutamente mancare la voglia di mettersi in gioco e di mettersi a contatto con la natura e il suo Creatore, ma anche un materassino e qualche integratore saranno molto utili”.
Francesco: “La voglia di conoscere nuove persone, lo stimolo ad indagare il senso del viaggio, una borraccia d’acqua, perché a Roma farà caldo, e il desiderio di condividere attimi con giovani provenienti da tutta Italia”.
Riassumi in tre parole la tua idea di questo pellegrinaggio.
Giorgia: “Spiritualità, cammino ed amicizia”.
Lorenzo: “Camminare, meditare e maturare”.
Francesco: “Condivisione, viaggio e fede”.
«Seguimi». Con una semplice parola, Gesù invita Pietro a seguirlo. Perché, secondo te, un giovane moderno dovrebbe seguire Gesù?
Giorgia: “Perché Gesù è una guida per tutti noi e ci insegna ad amare noi stessi e soprattutto il prossimo”.
Lorenzo: “Perchè sicuramente è una strada per la felicità”.
Francesco: “Perché la fede è in grado di salvarci dai pericoli del mondo, reali e trascendenti che siano; il cristianesimo porta a una riscoperta dei valori interiori della vita di tutti i giorni, ci spinge ad interrogarci sul nostro agire quotidiano e ci indica la strada verso il miglioramento di noi stessi”.
Francesca Amerio