“Fossili e Territori”, il ciclo di racconti online da poco terminato, diventa un libro: capodogli, dugonghi, balene, delfini, mastodonti e preziose conchiglie sono pronti a sfilare tra le pagine, insieme ai luoghi che li hanno conservati, per ricordare che abbiamo un’anima di mare cristallizzata tra i 5,4 e i 2,6 milioni di anni fa.
Il volume raccoglie le dodici puntate pubblicate sul sito web del Museo Paleontologico di Asti, ma non solo. L’autrice Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice, ha trovato nuove e suggestive storie inedite che costituiscono la seconda parte dell’opera, promossa dal Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato e dalla Casa editrice Araba Fenice con il prestigioso logo, in copertina, della Società Paleontologica Italiana.
Titolo del libro: “Fossili e Territori. Scoperte straordinarie sulle colline astigiane”. D’impatto la copertina, a cura di Renata Fex, che riproduce l’opera “Una balena in collina”, fortemente evocativa, dell’artista Gian Carlo Ferraris.
L’idea originaria del progetto (valorizzare i più significativi esemplari arrivati, nel 2019, al Museo dei fossili dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e non ancora esposti al pubblico) si è presto allargata ad altri reperti che non fanno parte della collezione astigiana e le cui storie sono ancora oggi per gran parte sconosciute. Così come moltissimi sono i dettagli inediti sui siti in cui gli esemplari sono riemersi.
“La pubblicazione del libro – commenta Gianluca Forno, presidente del Distretto – è la felice conclusione di un percorso narrativo che, in questo anno, ha affascinato molti lettori e che ha avuto come valore aggiunto un’approfondita ricerca delle fonti storiche, la capacità di rintracciare gli ormai rari testimoni viventi che da giovani hanno assistito ai ritrovamenti, l’attenzione ai luoghi delle scoperte avvenute tra l’Ottocento e gli anni Duemila. Questo lavoro ha contribuito a risvegliare la radice identitaria delle nostre colline e sensibilizzato ulteriormente amministratori locali e comunità sull’utilità di valorizzare territori e fossili”.
L’autrice, al suo decimo libro, ha potuto contare sulla consulenza scientifica del paleontologo Piero Damarco (al progetto online ha collaborato il Parco Paleontologico Astigiano), del cetologo Michelangelo Bisconti e del naturalista Federico Imbriano.
In attesa di essere presentato al pubblico, il libro sarà consegnato ai sindaci e ai soci privati durante l’Assemblea del Distretto lunedì 6 giugno nel Salone della Provincia. Tra gli altri temi della seduta, che inizierà alle 16, la candidatura Unesco ed esempi e buone pratiche per la valorizzazione del territorio.