Al via da metà settembre i trasferimenti di alcuni parroci e viceparroci che hanno ricevuto le nomine dal vescovo per proseguire il loro incarico pastorale in altre parrocchie. Dopo 5 anni da parroco di Portacomaro Stazione, Caniglie, Castiglione e Migliandolo, don Andrea Martinetto ha ricevuto la nomina di parroco a San Secondo e tornerà nella parrocchia dove per tre anni e mezzo era stato seminarista e viceparroco, e ci racconta della sua esperienza e che cosa pensa di questo nuovo inizio.
Tornerai a San Secondo sotto una nuova veste. Come cambiano ora le tue responsabilità e come pensi cambierà la parrocchia?
“Quando ero viceparroco mi ero immerso molto nella realtà delle famiglie, dei giovani e del catechismo e dedicavo molto tempo a seguire le attività dell’oratorio. Mi occupavo quindi di ambiti specifici, ma sicuramente in questi anni le situazioni sono cambiate, come sono cambiate la realtà cittadina e le dinamiche sociali. Non so cosa troverò, la prima cosa da fare sarà smontare le idee che avevo quando ho lasciato quella parrocchia, senza arrivare con le aspettative di un tempo e iniziare da zero, capendo prima di tutto i cambiamenti che sono avvenuti in questi anni”.
Cosa ti porterai dietro della tua prima esperienza come parroco?
“Porterò con me affetti sinceri e relazioni autentiche fatte di dialogo e tutto quello che ho imparato da responsabilità di scelte a volte semplici e altre volte più difficili. Sicuramente mi accompagnerà un grande senso di paternità e di affetto”.
Come vivrai questo passaggio?
“Cercherò di vivere nello stesso modo le relazioni come le ho vissute in questi cinque anni, vivendo la mia spiritualità in maniera autentica e sincera. Cambieranno i luoghi e le persone ma l’umanità e lo spirito rimangono gli stessi”.
L’intervista completa sul numero della gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 17 giugno 2022
Federica Bassignana