Riunione ad hoc del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblico. Ieri sindaco e rappresentanti delle forze dell’ordine astigiane si sono trovati di fronte al prefetto Caludio Ventrice per discutere sulla sicurezza della zona di via Guerra, dopo l’ennesimo rogo che ha scatenato polemiche e ha portato anche a un’interrogazione firmata dal deputato leghista Andrea Giaccone ricolta al ministro dell?interno Luciana Lamorgese.
Il tavolo tecnico ha portato a un primo importante passo: aumentare la sorveglianza.
Il questore Sebastiano Salvo ha infatti adottato dottato una specifica ordinanza che prevede un dispositivo di vigilanza dinamica attuata da tutte le forze di polizia (compresa la polizia locale)che assicurerà la presenza nelle 24 ore di un presidio dinamico all’interno della zona di via Guerra, con passaggi continui e soste prolungate degli equipaggi finalizzati “a prevenire qualsivoglia condotta illecita e anche segnalare eventuali altri focolai”.
Considerato il rilievo e l’urgenza delle criticità ma anche l’allarme sociale che deriva da questi episodi spesso ripetuti, è stato quindi oggetto di approfondimento in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica nel cui ambito è stato unanimemente concordato che, nelle more dell’avvio del percorso ivi condiviso per la bonifica completa del campo nomadi e dell’area ad esso prospiciente, debbano essere adottate urgenti e mirate iniziative volte a prevenire e comunque ad impedire il reiterarsi delle situazioni di pericolo registratesi. La prima varata è quella di implementare (e di molto) la sorveglianza nell’area appunto.