Un mandato da parlamentare concluso da poco, con la possibilità di vedersi concesso un bis. Andrea Giaccone (Lega) correrà nel collegio plurinominale per la Camera che comprende anche il territorio della Provincia di Asti. La sua posizione, unita alle possibile rinunce di eletti in più circoscrizioni, potrebbe creare le condizioni per un secondo mandato
Come è nata la candidatura?
“Per questa candidatura devo ringraziare il mio partito che, a fronte di una suddivisione dei collegi uninominali che per questo territorio ha visto privilegiata Fratelli D’Italia, mi ha candidato in una posizione con buone possibilità di eleggibilità”.
Lei è parlamentare uscente da una legislatura che molti hanno indicato come travagliata. Può tracciarne un breve bilancio?
“Questa legislatura è stata travagliata a dire poco. Il peccato originale si è generato la sera delle elezio0ni del 4 marzo 2018 quando è stato chiaro che la coalizione di centrodestra, che aveva preso più voti, non disponeva della maggioranza per formare un Governo. Il partito più votato, la Lega, ha quindi provato a stringere un’alleanza con il Movimento 5 Stelle che aveva ottenuto circa il 32% dei voti. Ne è nato cosi un Governo che per un anno ha ottenuto risultati importanti come Quota 100 per le pensioni e che si è sciolto perché una delle parti opponeva troppi no. M5S ha dato quindi vita al secondo Governo guidato da Giuseppe Conte, rispetto al quale la Lega si è comportata da opposizione responsabile, soprattutto in occasione di quell’evento straordinario che è stato la pandemia. Dopo circa un anno quella coalizione governativa si è sciolta per l’azione di Matteo Renzi ed è nata una coalizione per un Governo di emergenza guidato da Mario Draghi con la partecipazione anche della Lega”
La Lega non ha però votato la fiducia a luglio al Governo.
“E’ stato il M5S a fare venire meno l’unità della coalizione governativa. L’intero centro-destra aveva proposto una coalizione alternativa ma il presidente Draghi non ha voluto cambiare la composizione originale dei partiti che lo sostenevano in Parlamento”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 23 settembre 2022
Michele Cascioli