Provare a rappresentare anche per il territorio astigiano le istanze del “Terzo Polo”. Barbara Baino ha alle spalle un’esperienza pluriennale come sindaca di Mongardino e consigliera provinciale. Ora la corsa alle elezioni per la quota uninominale della Camera dei deputati sotto l’insegna di Azione–Italia Viva, alleanza nata in vista del voto di domenica 25 tra i leader Calenda e Renzi.
Come è nata la sua candidatura?
“La candidatura è nata dalla mia esperienza di vita. Sono sindaco da 13 anni di un piccolo comune e ho fatto parte in più legislature del Consiglio della Provincia. Mi sono sempre impegnata per provare a trovare risposte per le istanze che venivano dal territorio. Quando ho letto il programma di Azione e Italia Viva, l’ho trovato molto concreto e privo di ideologie”.
Correre con una sola lista per un collegio uninominale non pone degli svantaggi rispetto agli avversari rappresentanti un’alleanza?
“Purtroppo le alleanze non vengono decise dal basso ma dai capi dei partiti. Ho visto questo tentativo di costituire un “terzo polo” come una risposta a mancanze sia a livello locale che nazionale. Qui ho trovato una casa politica che non trovavo da altre parti.
Speriamo di fare il miglior risultato possibile, ma anche che questo progetto non finisca con le elezioni di domenica 25 settembre”.
Il collegio uninominale copre il territorio astigiano e una parte delle Langhe cuneesi. Quali esigenze, in particolare per Asti, vorrebbe portare in Parlamento se eletta?
“A caratterizzare il territorio è in particolare l’economia rurale. Mi sento vicina a quest’ambiente, anche per la mia storia familiare, e trovo che l’agricoltura, così come la zootecnia, in questa campagna elettorale stiano ricevendo poca attenzione. Ho visitato di recente aziende con serie difficoltà a causa dell’aumento dei costi di mangimi e fertilizzanti e la scarsità d’acqua”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 23 settembre 2022
Michele Cascioli