La festa di Sant’Andrea, celebrata domenica pomeriggio , sul sagrato della chiesetta a lui dedicata nei boschi di Valmanera, è stata un successo. Una cinquantina di persone, sotto un sole tiepido, in un clima disteso e aperto al confronto e alla conoscenza, ha assistito alla Messa concelebrata da Padre Francesco (Parroco di Portacomaro Stazione) e Don Giovanni (Parroco di Callianetto), con la liturgia propria della festa di Sant’Andrea, Apostolo.
Nell’omelia Padre Francesco ha invitato i presenti ad essere testimoni della salvezza, soprattutto nei confronti dei famigliari e dei piccoli. La Chiesa Cattolica si riconosce in Pietro, quella Ortodossa vede in Andrea il primo Discepolo. Se la vicinanza a Pietro o ad Andrea rappresentava, in passato, un elemento di divisione, oggi è considerata una ricchezza: in occasione della festa di Sant’Andrea il Papa ha inviato al patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, un messaggio nel quale dichiara che la comunione tra le chiese di Roma e Costantinopoli “è … profonda e reale, sebbene ancora imperfetta, e si fonda non su ragioni umane di cortesia e di convenienza, ma sulla fede comune nel Signora Gesù Cristo, il cui Vangelo di Salvezza ci è pervenuto grazie alla predicazione e alla testimonianza degli apostoli, suggellato dal sangue del martirio”. Al termine della messa è stata distribuita un’ immagine e recitata una preghiera al santo. Durante il rinfresco, offerto dagli abitanti di Valmaggiore, le persone hanno potuto conoscersi e scambiarsi opinioni sulla riuscita della festa e sulla necessità di consolidare le fondamenta della chiesetta e curarne il restauro.