Gian Battista Filippone, tre lauree in Veterinaria, in Farmacia e dall’anno scorso anche in Economia, è il nuovo Capitano del Palio. Dal 2020 ricopriva il ruolo di Magistrato: ora va a raccogliere l’eredità lasciata da Michele Gandolfo. Eletto dopo una votazione “burrascosa”, viene nominato con 10 voti favorevoli, cinque schede nulle e sette bianche.
Come commenta queste votazioni?
“Capisco che ci possa essere in qualcuno un po’ di acredine nei miei confronti, per via delle questioni che in passato mi hanno riguardato. Capisco anche eventuali contrasti con il sindaco. Inoltre il nuovo regolamento che prevede un diverso sistema di votazione può aver creato confusione”.
Che sapore ha la sua elezione?
“Sicuramente un sapore dolceamaro. Da una parte sono molto contento perché ho sempre aspirato a ricoprire questa carica, fin da ragazzino. Dall’altra, mi dispiace sapere di avere una certa platea contro. Questo però sicuramente mi stimola a impegnarmi ancora di più per conquistare la fiducia di tutti. Credo sia importante arrivare a un punto di incontro e sarà mia cura trovarlo, in modo che tutti possano essere soddisfatti. Mi piacerebbe comunque essere giudicato per il mio lavoro e non per le questioni che mi hanno riguardato in passato”.
Cosa risponde a chi non riteneva idonea la sua candidatura, proprio per via delle vicende che l’hanno coinvolta?
“Ritengo sia legittimo avere dei dubbi, ma sono state scritte anche tante inesattezze. Con il tribunale ho finito; ho aperta solo una questione con il mio Ordine professionale dei Veterani ma riguarda, appunto, la mia professione. Non ho pendenze penali, il mio casellario è pulito, diversamente non avrei potuto neanche candidarmi alle amministrative o ricoprire altri incarichi”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 18 novembre 2022
Laura Avidano