In salute mentale povertà e disuguaglianza sono fattori di rischio. Per questo, come diceva Hilman, nello studio dello psichiatra deve entrare l’ingiustizia del mondo. Perchè tante volte ad essere malata non è la persona, ma la società in cui vive (U. Zamburru, psichiatra)
Giovedì 15 dicembre, alle 18,30, presso il Diavolo Rosso in piazza S. Martino 4, Asti, si terrà la presentazione del testo “Piccolo manuale di sopravvivenza in psichiatria”, di Ugo Zamburru e Angela Spalatro, ed. Gruppo Abele.
Sarà presente l’autore Ugo Zamburru, psichiatra per anni in servizio presso il DSM di Torino, già presidente dell’Arci di Torino, nel 2007 ha inventato e animato per oltre dieci anni il Caffè Basaglia, crocevia e luogo di incontro per chi, a Torino e non solo, sogna un mondo diverso e si impegna per realizzarlo.
La presentazione del testo sarà anche occasione per aprire insieme all’autore un dialogo ed un confronto su salute mentale, diritti umani e giustizia sociale.
Di seguito una breve descrizione del testo: “I profondi cambiamenti avvenuti dalla crisi economica del 2008 in avanti e ulteriormente acuiti durante la pandemia – migrazioni di massa, insicurezza sociale, incremento delle povertà – hanno determinato anche un aumento delle patologie psichiatriche. A fronte di ciò, tuttavia, i Dipartimenti di salute mentale hanno visto drasticamente ridurre organico e risorse, con conseguenze drammatiche sulla qualità della cura delle persone. Due professionisti della psichiatria fanno il punto sui bisogni e i diritti delle persone con sofferenze psichiche, sulle reali possibilità di accesso ai Servizi territoriali per loro e per le loro famiglie e sui falsi miti che accompagnano il discorso sulla malattia mentale: dalla contenzione agli psicofarmaci, dalle basi biologiche dei disturbi al tema della guarigione”.