E’ un forte appello a non cadere nella trappola del giudizio mediatico, quello lanciato congiuntamente dal DirettoreGenerale di Federcontribuenti, Vincenzo Tagliareni e da Claudio Salvagni, avvocato difensore di Massimo Bossetti,accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio.
Un procedimento giudiziario conclusosi nel 2018 con la condanna all’ergastolo del muratore di Mappello, tornato allaribalta della cronaca, dopo i recenti sviluppi legati all’indagine.
E’ stato proprio l’intervento di Salvagni, il fulcro nevralgico del convegno nazionale, organizzato da Federcontribuenti, in collaborazione con l’associazione “Io non sono Stato”, martedì 17 gennaio, nella sala meetingdell’Hotel Aleramo.
Un appuntamento suddiviso in due moduli, che si è posto come obiettivi primari l’analisi delle misure a sostegno dei contribuenti e dei consumatori, a seguito dell’entrata in vigore della recente tregua fiscale, contenuta nella Legge di Bilancio 2023 e gli effetti devastanti dell’ingiusta detenzione.
“Il nostro consueto appuntamento annuale – ha dichiarato Tagliareni – desidera innanzitutto assumere la valenza di momento di confronto, su tematiche di particolare interesse e attualità. Le associazioni Federcontribuentie Io non sono Stato, seppur apparentemente distanti, rappresentano invece due facce di un’unica medaglia:la mancanza di possibilità per il cittadino di battersi ad armi pari contro lo Stato e il potere giudiziario, entrambinon esenti da errori”.
Come sottolineato dal Direttore Generale, la tanto attesa rottamazione quater e la pace fiscale
rappresenterebbero l’ulteriore beffa, a danno dei cittadini e delle piccole medie imprese, offrendo l’illusione di poter sanare agevolmente posizioni debitorie anche ingenti o andando a cancellare eventuali passività, giàprescritte per Legge.
“La stessa Corte dei Conti, con propria relazione del 16 gennaio – ha proseguito il Tagliareni – evidenzia
come le misure attuate sino ad ora siano pressoché inutili, tanto per l’importo dei ruoli affidati e
ammontante a 1.099miliardi di euro, quanto per l’altissima percentuali di casi, senza possibilità di recupero. Non solo. Dal documento si evince chiaramente l’urgenza di una riforma del sistema di riscossione coattiva nazionale dei tributi, tenendo conto della capacità contributiva del singolo alla compartecipazione della spesapubblica”
Scarse quindi le possibilità per il contribuente, sopraffatto dalle difficoltà economiche, di regolarizzare le pendenze maturate e spesso cagionate da un sistema di tassazione non equo e dalla inconfutabile crisi generaledegli ultimi anni.
L’unica strada percorribile parrebbe quindi quella di ricorrere alla Legge 3 2012, nota come Legge salva suicidi.
“La procedura di esdebitazione – ha precisato il legale di Federcontribuenti Piemonte, Davide Balzaretti – permetteai soggetti non fallibili, di trovare un accordo con i debitori pubblici o privati, davanti al Giudice e tramite unasentenza di sovraindebitamento. Quando si manifesta un disequilibrio tra le obbligazioni assunte e ilpatrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte e dimostrando il fondamentale requisito della meritevolezza, vale la pena affidarsi a un professionista e tentare tale via di uscita”.
Nell’ultima fase del convegno, la lettura di alcuni stralci dell’autobiografia “Io non sono Stato”, offerta dalla collaboratrice di Federcontribuenti Piemonte, Laura Tagliareni, ha posto altresì l’accento sulla sofferenza fisica epsicologica, che attanaglia i cittadini colpiti da errori giudiziari e sulla difficoltà, per gli stessi, di recuperare unruolo attivo all’interno della società e anche della propria famiglia, scacciando l’ombra della colpevolezza.
“La giustizia – ha concluso il difensore di Massimo Bossetti – è un mondo che si reputa lontanissimo, sino a quando non ci tocca personalmente. Auspico che nessuno debba mai trovarsi nella condizione di urlare la propria innocenza, senza essere ascoltato”.
L’appuntamento è stato inoltre l’occasione, per comunicare il rinnovo dei vertici dell’associazione Io non sono stato, che verrà prossimamente presentata nell’aula del Senato e l’ingresso di Claudio Salvagni nel suo direttivo.