Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato un’interpellanza al sindaco di Asti Maurizio Rasero in riferimento alla riduzione dei servizi sanitari operati dal nuovo piano di organizzazione dell’ASL AT che prevede, in particolare, la disattivazione della
struttura complessa di dermatologia dell’ospedale di Asti. “Il nuovo piano di organizzazione prevede la soppressione del primariato di Dermatologia, creando uno scadimento dei servizi sanitari a disposizione della popolazione astigiana e riducendo il valore di attrazione verso l’ospedale Asti per i medici dermatologi per via del declassamento della struttura in cui dovrebbero operare – spiega Federico Cirone, capogruppo di FDI e primo firmatario dell’interpellanza – e la decisione della Direzione dell’Asl mina il diritto
costituzionale degli astigiani per un’erogazione equa delle prestazioni sanitarie considerato che solo rivolgendosi ad altre aziende sanitarie troverebbero servizi di uguale peso e importanza come quello ora trasformato in riduzione.”
Preoccupazione condivisa dai colleghi del gruppo consiliare Roberto Venturini e Carlotta Accomasso che aggiungono “La struttura complessa di Dermatologia dell’ospedale di Asti faceva parte di una serie di declassamenti del nostro presidio ideati dall’Assessore Saitta del governo Chiamparino, i quali furono politicamente combattuti nel 2015 da tutte le forze del centro-destra, nonché da altre forze in modo trasversale. Il risultato dell’opposizione popolare, sostenuta anche dal
Vescovo, fu che alcune riduzioni vennero modificate e rimasero in attività alcune delle strutture inizialmente considerate da cancellare dal governo regionale dell’epoca. La Dermatologia fu uno dei servizi salvati. Troviamo inaccettabile che il
nuovo piano di organizzazione si adegui di fatto alla DGR 600/2015.”
I consiglieri comunali del gruppo di Fratelli d’Italia si sono dunque rivolti al sindaco con un’interpellanza sollevando quattro quesiti:
“Se l’amministrazione non ritenga lesivo del diritto alla salute della popolazione astigiana il declassamento della struttura complessa di Dermatologia, in particolare sia per quanto riguarda il futuro della qualità delle cure riguardanti le malattie della pelle e sia per quanto riguarda la possibilità di attrarre medici dermatologi verso il nostro ospedale”.
“Se l’amministrazione non ritenga lesivo del risultato politico ottenuto nel 2015 con l’opposizione ai provvedimenti del governo Chiamparino, accettare che la direzione dell’Asl AT giustifichi le sue riduzioni organizzative ospedaliere richiamando proprio la necessità di un adeguamento alla distruttiva DGR 1- 600/2014”.
“Se l’amministrazione non ritenga opportuno chiedere al presidente Cirio di bloccare urgentemente l’applicazione del nuovo piano di organizzazione dell’Asl AT e di ripristinare l’esistenza della struttura complessa di Dermatologia nell’ospedale
di Asti”.
“Se l’amministrazione non ritenga necessario chiedere al presidente Cirio la nomina urgente di una nuova Direzione generale per l’Asl di Asti, rinnovata in tutte le sue componenti (DG, DA, DS), considerate le dimissioni del Direttore e lo scarso interesse nella valorizzazione del nostro presidio dimostrato complessivamente dall’attuale Direzione aziendale.”
A sostegno della battaglia di Fratelli d’Italia per salvare il primariato di dermatologia ad Asti interviene anche l’On. Marcello Coppo “Nel mese di febbraio 2023 il direttore generale dell’Asl AT ha rassegnato le dimissioni dall’incarico ricoperto e più in generale dalla sanità pubblica, venendo sostituito da un nuovo DG verso cui nutriamo assoluta fiducia – spiega il deputato astigiano – per cui ci
sembra inopportuno che il nuovo piano organizzativo venga attuato così come ideato dalla Direzione uscente, valutato che la strategia aziendale e le sue articolazioni operative devono essere indirizzate e realizzate da un Direttore Generale che abbia a disposizione un tempo logico di progettazione, di implementazione, di assestamento e di manutenzione senza dovere gioco forza
applicare le visioni di personaggi in libera uscita. Appare illogica poi la circostanza che il sacrificio del primariato della Dermatologia venga effettuato a favore della creazione di un posto dirigenziale analogo ma appartenente ad una nuova struttura che nulla ha a che fare con i servizi sanitari diretti. L’attenzione sulla sanità astigiana è massima, giusto che il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia chieda una forte azione del sindaco a tutela dei servizi sanitari da fornire agli astigiani”.