Maggio sarà un mese ricco di proposte per i soci del Premio Asti d’Appello: mercoledì 17 maggio alle 17.30 in Sala Pastrone il presidente Stefano Bertone ricostruirà le vicende e lo sfondo storico dell’eccidio di Cefalonia per ricordare, a 80 anni di distanza, il crimine di guerra compiuto da reparti dell’esercito tedesco a danno dei soldati italiani presenti sull’isola alla data dell’8 settembre 1943, giorno in cui fu annunciato l’armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilità tra l’Italia e gli anglo-americani.
A questo primo incontro farà seguito, venerdì 26 maggio in Biblioteca a partire dalle 18, la lettura continuata del libro Bandiera bianca a Cefalonia di Marcello Venturi, che continuerà a staffetta fino a notte inoltrata tra tutti coloro – soci e non soci – che vorranno partecipare. Sarà un modo per celebrare un rito collettivo intorno al libro, come già avvenuto lo scorso anno con l’Ulisse di Joyce, con in più un valore di testimonianza, ricordo e omaggio a quei caduti. L’8 settembre 1943 gli 11.500 uomini della Divisione Acqui di stanza sull’isola greca di Cefalonia si vedono intimare la resa dal presidio tedesco, fino al giorno prima alleato. Gli italiani decidono di non arrendersi, dando così vita, in modo tanto tragico quanto spontaneo, al primo atto della Resistenza armata. Fronteggiano il nemico per otto giorni, prima di venire sopraffatti. Una parte di loro cade in combattimento, altri 6.500 dopo essersi arresi vengono trucidati e altri 1.300, imbarcati su navi da trasporto, muoiono a causa delle mine disseminate nello Ionio. Questo l’episodio storico da cui prende lo spunto la narrazione, romanzesca, di ‘Bandiera bianca a Cefalonia’, il cui protagonista, figlio di un ufficiale italiano vittima dell’eccidio, cerca di riannodare l’intera vicenda. Giocato su un doppio piano temporale, il presente del viaggio nell’isola sulle orme di un padre mai conosciuto e il passato della rievocazione storica, il libro ricostruisce con asciuttezza ed efficacia le drammatiche vicende che al suo apparire, nel 1963, contribuì in maniera determinante a far conoscere al pubblico italiano ed europeo. Alla scrupolosità del resoconto. Venturi unisce le movenze intense e partecipi della grande narrativa, tramandando «ciò che è accaduto, come nessun documento, nessun diario, nessuna storia potrebbero fare»; in queste pagine lo scrittore – a dirlo è Sandro Pertini – raggiunge i vertici dell’arte senza tradire la realtà dei fatti, ma anzi, proprio per questo, meglio illuminandola».
La lettura si interromperà intorno alle 20 per permettere ai presenti di degustare i vini gentilmente offerti dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, accompagnati da stuzzichini.
Inoltre venerdì 19 maggio alle 18.30 in Biblioteca ci sarà la presentazione, organizzata congiuntamente da Biblioteca e Associazione Premio d’Appello, del libro di Gian Marco Griffi Ferrovie del Messico(Laurana, 2022), il caso editoriale degli ultimi tempi: libro dell’anno 2022 secondo Fahrenheit, la trasmissione di Radio3 dedicata ai libri e alle idee, sta accumulando premi e riconoscimenti ed è stato candidato allo Strega da Alessandro Barbero con questa motivazione: “Ferrovie del Messico merita di essere candidato al Premio Strega per la novità, e l’ambizione, del concetto e della trama, come per la qualità della scrittura: il romanzo è scritto in una lingua versatile e mutevole, spesso apparentemente orale ma in realtà letteratissima, che attinge a tutte le risorse dell’italiano, delle parlate regionali, dei linguaggi specialistici, e financo a gerghi furfanteschi e fantastici. Pubblicato da un piccolissimo editore, cosa che ulteriormente giustifica la sua candidatura, ha raggiunto un vasto pubblico soprattutto grazie al passaparola dei lettori e all’entusiasmo dei librai. In un panorama letterario come quello italiano, che sembra oggi dividersi tra il racconto quasi giornalistico di «storie vere», possibilmente tragiche, e il rimuginamento sull’eterna crisi della famiglia borghese, Ferrovie del Messico si staglia con un’originalità che merita di essere segnalata”. A intervistare l’autore Vittoria Dezzani.