I Finanzieri del Comando Provinciale di Asti, nell’ambito del controllo economico del territorio hanno individuato, nel corso di una operazione dedicata al contrasto della contraffazione e a tutela della salute dei consumatori nell’imminenza di “Halloween”, presso due esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi, uno ad Asti e uno a Castagnole delle Lanze, 70.913 prodotti tra decorazioni e prodotti aventi a tema Halloween e gadget, accessori e giocattoli non conformi alla normativa posta a tutela della salute dei consumatori.
In seguito all’esame dei prodotti, i militari del Gruppo Asti e della Tenenza di Canelli hanno notato la difformità delle informazioni riportate sulle confezioni e sulle etichette rispetto a quanto previsto dal Codice del Consumo, constatando la mancanza delle informazioni minime previste per legge e delle indicazioni obbligatorie ai fini della sicurezza del prodotto.
Il “Codice del Consumo”, che riconosce e garantisce la sicurezza e la qualità dei prodotti e una adeguata informazione, stabilisce quali debbano essere le indicazioni minime e fondamentali che devono essere riportate sui prodotti destinati al consumatore e messi in vendita sul territorio nazionale, fornendo così tutte le informazioni ai consumatori finali utili per poter valutare e scegliere in maniera consapevole.
Tra i materiali oggetto di sequestro amministrativo da parte delle Fiamme Gialle sono compresi anche migliaia di prodotti in plastica monouso, ampiamente utilizzati in feste e cerimonie, ma che si sono rivelati non più a norma dopo l’entrata in vigore del Decreto legislativo n.196 del 8 novembre 2021 per l’attuazione in Italia della direttiva (UE) 2019/904, ovvero la direttiva SUP (Single Use Plastic) sulle plastiche monouso. Piatti, bicchieri e posate di plastica inquinanti sono state infatti messe al bando nel nostro Paese in favore di prodotti biodegradabili o idonei adessere riutilizzati.
Al termine delle operazioni, la merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre i titolari degli esercizi commerciali, oltre ad essere stati segnalati alla competente Camera di Commercio, rischiano sanzioni amministrative per oltre 8 mila euro.
L’attività ispettiva conferma l’efficacia del lavoro esercitato quotidianamente dalla Guardia di Finanza a contrasto della diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.