Mentre si stanno ultimando i preparativi per l’arrivo in città del premier Giorgia Meloni previsto per domani , giovedì 7 dicembre, in occasione della firma dell’accordo di sviluppo e cooperazione tra le Regioni e il Governo, si stanno aggiungendo voci alla protesta indetta da diverse associazioni. Un sit in che si terrà dalle 15 fino alle 18 in piazza Alfieri, all’angolo con i giardini pubblici.
Tra i primi a decidere scendere in piazza contro la visita del premier il coordinamento Asti Est, con l’assemblea antifascista, l’Assemblea Asti Palestina e il Laboratorio autogestito La Miccia.
“No al pacchetto sicurezza, no al decreto Caivano, no al silenzio sulla strage dei palestinesi, no all devastazione del territorio per la costruzione delle grandi opere – si legge nel manifesto in riferimento all’azione del Governo -. Noi siamo contro il Governo Meloni”.
Al sit in ha aderito anche Uniti Si Può
“La presidente Molini nel tragitto verso la Prima alla Sacala di Milano trova il tempo per fare la campagna elettorale al presidente Cirio e alla destra piemontese, la peggiore giunta mai insediatasi in Piemonte – spiegano da Uniti Si Può -. Meloni arriva ad Asti con un regalo di Natale di 800 milioni da spendere per opere pubbliche tra le quali la devastante tangenziale Sud Ovest che servirà unicamente a collegare il Sud della provincia con l’autostrada Torino Piacenza all’imbocco Ovest, opera dispendiosa e inutile perché basterebbe superare la città passando da Est. Il tutto sostenendo che risolverà i problemi del traffico e dell’inquinamento in città quando vi porterà solo un maggiore passaggio di mezzi pesanti”.
Uniti Si Può dice no al governo meloni, “al Governo dei cognati e dei parenti, a questa destra che ha reso tutti più povere e poveri”.