Il Magmax si appresta a chiudere l’attività 2023: nei giorni scorsi si è tenuto in Sala Pastrone l’evento “fuori dalla torre” (con tavola rotonda sulla radioattività) ed è stato festeggiato lo straordinario risultato della sede museale: “Abbiamo superato i 1500 visitatori in due anni” ha annunciato al pubblico della sala ipogea il fondatore Massimo Umberto Tomalino.
Soddisfazione palpabile: 1500 persone in uno spazio ristretto come il Magmax (una sola sala espositiva, racchiusa nella Torre Quartero, che limita le presenze a piccoli gruppi) è un bel traguardo, seppure temporaneo, perché l’agenda delle prenotazioni è già piena di nuovi appuntamenti.
Intanto l’evento “Radioattività: pericolo è non conoscere”, ospitato nell’ambito di Asti Film Festival, ha riempito la Sala Pastrone di studenti, nella sessione mattutina, molto coinvolti dalla proiezione di “Oppenheimer” e dagli interventi del fisico Franco Cioce, ideatore del Museo virtuale della Radioattività (www.museodellaradioattivita.it), e dello stesso Tomalino. Per il Comune ha portato il saluto istituzionale l’assessore all’Istruzione Loretta Bologna.
Ai due relatori si è aggiunto, nella sessione pomeridiana aperta a tutti, Alessandro Bargoni, medico chirurgo e vicepresidente dell’Accademia di Medicina di Torino. Diversi gli spunti, sollevati dal moderatore Beppe Rovera, su cui riflettere: dall’importanza della radioattività in medicina per diagnosticare e curare le malattie alla ricerca italiana sul nucleare, dalla necessità di superare il combustile fossile (petrolio, gas, carbone) all’apporto ancora limitato delle energie rinnovabili, dalla sicurezza delle centrali nucleari al ruolo delle nuove tecnologie. Partendo dal concetto indicato dal Magmax, impegnato a valorizzare l’indipendenza della scienza, nel titolo dell’evento: pericolo è non conoscere, cioè sapere è indispensabile per decidere, prevenire paure e preconcetti.
Chi vorrà approfondire il tema della tavola rotonda potrà visitare al Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte Mineraria, Cristallografia la mostra temporanea aperta fino al 15 gennaio: un viaggio dentro alla vita di scienziati come Pierre e Marie Curie (Premi Nobel), documenti originali e campioni minerali radioattivi che, assicura Tomalino, “non costituiscono pericolo per la salute”. L’accesso è libero (corso Alfieri 360), ma è indispensabile la prenotazione con mail a astimagmax@gmail.com o una telefonata al 328.1698691.
Intanto il Magmax continua a fare rete con le realtà culturali del territorio: è da poco stata formalizzata ufficialmente la collaborazione con il Parco Paleontologico Astigiano (notizia resa nota dal direttore Graziano Delmastro in Sala Pastrone) collaudata già ampiamente, nella pratica, con lo scambio di visite guidate tra il Museo di Mineralogia e il Museo Paleontologico e attraverso gli incontri dedicati alle famiglie grazie ai quali i bambini imparano il fascino delle Scienze della Terra.