Il 20 aprile, alle 21 nel salone del Centro culturale san Secondo, nell’ambito della rassegna “Parlar del mondo”, Marilina Veca presenterà il libro “La Testa dell’Idra” (Sensibili alle foglie editore).
Il libro è dedicato a Maria Teresa Novara, vittima innocente di pedofili e “gente perbene”, trascinata in un atroce fatto di cronaca avvenuto a Villafranca d’Asti nel 1968, a cui il testo è ispirato.
Per tornare a riflettere, per non dimenticare, per tentare di evitare che qualsiasi forma di violenza rimanga in ombra nel seno della nostra società.


IL LIBRO:
La cronaca narra che una bambina di dodici anni venne rapita “per sbaglio” da un balordo, il quale supponeva la famiglia molto più facoltosa di quanto in realtà fosse. Egli trovò ugualmente il modo di “far fruttare” il rapimento: chiuse la bambina in un cunicolo oscuro e la “vendette” a giovani e vecchi, poveri e ricchi, potenti e meno potenti, notabili e mediocri. Nessuno o quasi poté dirsi innocente: chi abusò della bambina, chi seppe e rimase in silenzio. L’omertà non cessò nemmeno quando l’uomo che aveva rapito la bimba e che gestiva il turpe commercio venne ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri mentre forzava un posto di blocco. Silvia rimase prigioniera in quella che già da viva era stata la sua tomba e morì di fame, di sete, di freddo, abbandonata in quel luogo che decine di uomini conoscevano e laddove avevano approfittato della sua infanzia. Tutti sapevano, tutti avrebbero potuto salvarla.
Basato su una storia vera, benché qui romanzata, questo libro racconta come l’indifferenza sociale nasconda spesso interessi indicibili e invita tutti a riflettere sull’ambigua e impalpabile frontiera che la congiunge al crimine, rendendola complice di atroci violenze.
Il libro è dedicato a Maria Teresa Novara, vittima innocente di pedofili e “gente perbene”.?
L’AUTRICE: giornalista, ha lavorato nel settore relazioni internazionali di varie istituzioni e ha pubblicato numerosi libri. Fra i più recenti: Kosovo e Metohija, il ritorno impossibile, Filip Vjesnic’, Belgrado 2007, Cuore di lupo, KriSanka Misao, Belgrado 2009, Sette volte sette, Kimerik, Messina 2010.