Stanziati dalla Regione 105 milioni di euro a favore di 805 Comuni piemontesi per progetti di sviluppo e coesione. Una delibera approvata dalla Giunta finanzia la valorizzazione di 24 Aree omogenee tramite il Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, nell’ambito dell’accordo per la crescita territoriale firmato nello scorso dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
«Mettiamo in campo 105 milioni di euro per consentire a oltre 800 amministrazioni comunali di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività – puntualizza il presidente Cirio – Fin dal primo giorno di mandato abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale, con 65 milioni già distribuiti a più di 150 Comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 Comuni con il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 24 aree omogenee del Piemonte».
«Grazie a queste risorse – aggiunge il presidente – tutte le province piemontesi avranno ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e il welfare. Il Fondo sviluppo e coesione, se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste del nostro Piemonte».
Per 104 Comuni dell’Astigiano sono stati stanziati complessivamente 21 milioni così suddivisi:
– 51 dell’Area Monferrato Heritage Unesco, finanziata complessivamente con 4,3 milioni
– 33 dell’Area Terre di Langa e Monferrato, finanziata complessivamente con 5 milioni
– 16 dell’Area Bacino del Tanaro, finanziata complessivamente con 4,7 milioni
– 4 dell’Area Monferrato casalese e Terre di Po, finanziata complessivamente con 7,4 milioni
Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 31 maggio, candidando tramite l’Area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una del valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro. Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto.
Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.
Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale.
Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 saranno ripartiti tra i progetti dei singoli Comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.
Nelle prossime settimane, il presidente Cirio e gli assessori regionali inizieranno un tour per incontrare i sindaci delle 24 aree omogenee e per illustrare loro il funzionamento della misura e le tempistiche e modalità di presentazione dei progetti.