Il commento al Vangelo di domenica 16 giugno 2024: Il seme porta frutto (Mc 4,26–34) a cura di Lucia Buriasco
Un seme che germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Cresce nonostante gli ostacoli e le difficoltà, nei luoghi in cui meno ce lo si aspetta, spontaneamente.
Così è il regno di Dio, un regno per tutti, che accoglie e vuole essere presente in ogni luogo, non solo nel terreno fertile ma anche in quello meno fertile. Un regno spinto a crescere dalla forza dell’Amore, che gli permette di spuntare da solo, controcorrente, senza che gli altri capiscano il come o il perché.
Immagino che chi getti il seme sul terreno sia Dio, tramite la Sua Parola, e che possa essere anche ognuno di noi nella vita quotidiana, testimoniando la gioia del Vangelo, dedicandoci agli altri, portando ascolto e gentilezza nelle nostre case, facendo conoscere Gesù ai nostri amici.
Il seme cresce fino a diventare spiga e poi chicco, portando frutto. Siamo chiamati quindi a fidarci e ad affidarci, consapevoli che il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.