Prosegue il pellegrinaggio a Lourdes dei giovani della pastorale. Nella giornata di oggi durante la mattinata, i giovani astigiani si sono recati alla stazione ferroviaria di Lourdes insieme ai volontari di diverse nazionalità al primo anno di formazione dell’Hospitalité. Insieme hanno approfondito la storia della stazione e imparato mediante spiegazioni teoriche e pratiche le tecniche per assistere i malati sia nell’accoglienza sia nel loro trasferimento. Questo poiché i treni che giungono alla stazione sono organizzati differentemente a seconda del paese di origine e i malati che giungono in pellegrinaggio possono avere diverse esigenze e gradi di mobilità.
” La visita di oggi alla stazione di Lourdes, volta all’accoglienza dei pellegrini malati da tutto il mondo, ci ha fatto scoprire un forte simbolo di fede di un’intera comunità e migliai di volontari.”
Alberto Paniate
Nel pomeriggio è proseguita la formazione sulla storia del Santuario.
Soffermandosi su tre segni che ciascun pellegrino compie; i tre elementi che questi coinvolgono sono: la roccia, l’acqua e la luce. La roccia che troviamo alla grotta elemento che può ricordare nella Bibbia la grotta dove Elia si ripara, la grotta in cui avviene la nascita di Gesù, “la roccia su cui costruire”; per questo motivo posare la mano sulla roccia alla grotta ha come significato appoggiarsi a Dio.
L’acqua che è un richiamo al battesimo. Infine la luce simbolo di resurrezione, di trasfigurazione che ricorda anche la candela tenuta da Bernardette alla grotta nelle apparizioni a simboleggiare Dio che guida il cammino.