“L’ospedalizzazione è marginale e anche se i casi covid sono in aumento, la malattia è sotto controllo”. Parola di Federico Riboldi, neo assessore regionale alla Sanità. Ma il covid non è l’unica criticità del comparto sanitario piemontese e Riboldi vuole affrontarle, e tentare di risolverle tutte
Come ha trovato la Sanità piemontese al suo insediamento?
“Grazie all’azione della Giunta Cirio, ha gettato le basi per un forte cambiamento, ritardato dagli anni del covid. La mia azione, quindi, proseguirà su questa strada, puntando a imprimere alla macchina una carica di energia e rinnovamento delle quali ha bisogno. Già dai primi incontri avuti con i direttori generali ho avuto risposte molto positive in tal senso e sono convinto che insieme potremo raggiungere i risultati che ci siamo prefissati, in particolare il taglio delle liste d’attesa”.
Quella astigiana?
“E’ innegabile ci siano state delle criticità, in particolare per i tanti cambi al vertice dell’Asl e quindi il mio impegno è individuare una persona che ci garantisca una lunga permanenza nel ruolo”.
Ha già individuato le priorità su cui lavorare?
“Sicuramente Cup, centro prenotazioni unico regionale, liste di attesa e assunzione di medici, personale sanitario e amministrativo”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 9 agosto 2024
Paolo Viarengo