La notte del 30 luglio ad Incisa Scapaccino (AT) alcuni vandali si sono introdotti nella locale chiesa di Sant’Antonio Abate di piazza Ferraro. Scassinata la porta di ingresso, questi soggetti si sono accaniti su alcuni presepi distruggendoli insieme a diversi oggetti sacri in esposizione ed anche il sistema di amplificazione usato per le funzioni religiose è stato danneggiato. La scorribanda notturna, però, non si è limitata all’edificio di culto, ma è proseguita presso l’Istituto Comprensivo “Quattro Valli”, scuola sita nella piazza principale di Incisa. I malviventi, forzata la porta sul retro, dopo aver messo a soqquadro diversi locali dell’Istituto, imbrattando i muri con scritte fatte con bombolette spray, hanno asportato 19 pc portatili di recentissima assegnazione all’istituto, completi di tutti i relativi accessori.
Il comportamento dei vandali oltre a determinare danni quantificabili in oltre 15.000 euro, ha destato subito clamore nel tranquillo paese dell’astigiano, ma è stato oggetto di interesse dei media non solo locali. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Incisa Scapaccino sono partite immediatamente con lo scopo di ricostruire i movimenti della banda di malviventi nel corso della nottata. L’attività meticolosa dei militari ha permesso in un tempo davvero breve di identificare, quali responsabili dell’accaduto, un gruppo di quattro ragazzi italiani di buona famigli e residenti nella zona. I quattro, tre dei quali minorenni, sono stati deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie, ordinaria e minorile, per i delitti di furto aggravato e danneggiamento in concorso. La rapidità dell’indagine ha permesso anche di recuperare, presso le abitazioni degli indagati, tutto il materiale informatico rubato prima che venisse venduto a Torino, infine i pc sono stati restituiti alla scuola così da tornare a disposizione degli studenti per il prossimo anno scolastico.
Naturalmente l’indagine è in corso e dovrà acquisire gli elementi idonei a superare la attuale presunzione di non colpevolezza degli indagati.