A due anni dalla morte per mano della polizia di Mahsa/Zhina Amini e dalla rivolta che nel 2022 era partita dall’Iran coinvolgendo il mondo intero si torna in piazza per non dimenticare. Amnesty International Asti ha, infatti, organizzato una manifestazione che si terrà, al motto di Donne, Vita e Libertà, dalle 18.30 in piazza San Secondo.
“Nel 2022 in Iran c’è stato un rafforzamento dell’applicazione delle leggi sull’obbligo del velo, culminato, nel settembre dello stesso anno, con la morte in custodia di Mahsa Zhina Amini, avvenuta il 16 settembre 2022, (alcuni giorni dopo essere stata arrestata con violenza dalla polizia morale iraniana, tra denunce di torture e altri maltrattamenti), che ha dato il via ad una rivolta popolare senza precedenti contro il sistema della Repubblica islamica con “Donne. Vita. Libertà” che è divenuto lo slogan centrale della rivolta. Centinaia di migliaia di donne e ragazze si sono coraggiosamente tolte il velo. In una potente dimostrazione di resistenza, molte donne si sono tagliate pubblicamente i capelli con le forbici, hanno dato fuoco ai loro foulard e hanno ballato attorno a falò di foulard. Sin dall’inizio delle rivolte le autorità iraniane hanno soffocato con la forza le rivolte della popolazione e perseguitato donne e ragazze con una violenta campagna di oppressione per far rispettare le leggi degradanti e discriminatorie sull’utilizzo del velo obbligatorio – spiegano dall’associazione -. Nessuna indagine degna di questo nome, imparziale e indipendente è stata mai svolta sulle gravi violazioni dei diritti umani e sui crimini di diritto internazionale commessi dalle autorità iraniane durante e dopo le proteste nazionali del periodo settembre-dicembre 2022, come l’uso massiccio e illegale della forza e delle armi da fuoco da parte delle forze di sicurezza”.
E ancora: “A partire dall’aprile 2024 le autorità dell’Iran hanno ulteriormente intensificato la loro violenta costrizione all’utilizzo del velo. Nelle ultime settimane si è assistito a un aumento della presenza delle pattuglie di sicurezza nei luoghi pubblici, che impongono l’obbligo del velo tramite il controllo dei capelli, dei corpi e dei vestiti delle donne. Sui social media sono emersi video inquietanti che mostrano le forze di sicurezza aggredire fisicamente donne e ragazze in pubblico, arrestandole in maniera violenta e trascinandole nei furgoni della polizia in preda alle urla. Tutto questo va fermato! L’anniversario della rivolta ‘Donna Vita Libertà’ è un inquietante promemoria del fatto che un numero incalcolabile di persone è ancora alle prese con le conseguenze di quella brutale repressione. Alle vittime, alle loro famiglie e alle persone sopravvissute continuano a essere negate verità, giustizia e riparazione per i crimini di diritto internazionale e per le altre gravi violazioni dei diritti umani commessi dalle autorità iraniane durante e dopo le proteste”, ha dichiarato Diana Eltahawy, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord”.
Per tutte queste ragioni a due anni dalla morte di Mahsa Amini e dall’inizio della rivolta “Donna vita, libertà”, Amnesty International scenderà in piazza, ancora una volta, in solidarietà con le donne e con tutte le persone che stanno continuando a manifestare pacificamente per chiedere il rispetto dei diritti umani, verità, giustizia e la fine delle norme discriminatorie contro le donne in Iran.
Per ulteriori informazioni: https://www.amnesty.it/iran-due-anni-dopo-la-rivolta-donna-vita-liberta-limpunita-regna-sovrana/