Il commento al Vangelo di domenica 29 settembre (Mc 9,38-43.45) a cura di Umberto Venturino
Esistono persone in grado di fare quello che altre non sono riuscite a fare dopo molti tentativi e sforzi.
Alcune persone riescono ad essere amate da altre anche se in passato qualcuno ci aveva provato senza riuscire. Alcune persone finalmente hanno l’impressione di toccare il cielo grazie ad altre. Alcune persone si sentono accolte in un gruppo, riescono a ricominciare, riescono a rialzarsi, riescono finalmente a sognare e rivedere la propria vita con splendore grazie a qualcuno che in nome dell’amore si muove e si rende disponibile.
Che bello che nonostante qualcuno voglia impedire il bene o voglia farlo sentire fuori posto per spegnerlo, l’amore è più forte.
Ci sono cose da fare che sono più importanti del sentirsi confermati, ci sono cose urgenti che non aspettano il perfezionismo, ci sono persone che piangono nell’attesa del sì all’amore di qualcuno.
Non impediamo all’amore di agire non impediamoci di muovere per amore, è meglio tagliare la parte che ci spinge a fare le cose con motivi che non durano, liberiamo invece quella dentro di noi che vuole le cose che non passeranno, la parte dentro di noi che aspetta di uscire e meravigliare il mondo la parte di noi che sa che è il perché che conta, che sa che è il modo con cui si fanno le cose che rende grande anche solo il dare da bere un bicchiere d’acqua.