Il commento al Vangelo di domenica 6 ottobre (Mc 10,2-16) a cura di Marco Albergucci ed Elena Nicchi

“Dio unisce”
Queste sono le parole che risuonano nel nostro cuore. Un uomo e una donna, Marco e Elena, così diversi e a tratti incompatibili, che trovano la forza (un po’ inconsapevole) di dire un “si per sempre” e di diventare una sola carne. Un gesto sovrumano, che solo grazie a Dio diventa possibile. Ma diventare una cosa sola non vuol dire perdere la propria identità, bensì metterla al servizio di qualcosa di più grande, valorizzandola. Marco è sempre Marco, ed Elena è sempre Elena, ma insieme non siamo semplicemente la somma di due individui, bensì abbiamo il compito di aiutare l’altro/a ad essere migliore, scoprendo giorno per giorno cosa vuol dire amare.
In questi 7 anni di matrimonio abbiamo capito che da soli non ce l’avremmo mai fatta e che da soli non ce la faremo. Abbiamo bisogno di persone belle al nostro fianco che ci aiutino a unire i pezzi del puzzle della nostra vita ed è proprio lì che Dio si palesa nei piccoli segni quotidiani. Circondatevi di bellezza autentica e fidatevi dei sogni grandi che vi fanno battere il cuore. Quei sogni che vi chiedono di puntare in alto, di fare delle scelte controcorrente, di essere fuori dalla comfort zone, quei sogni che per essere realizzati vi chiedono di dire un sì grande, che ha il potere di unire persone o intere comunità. E sono proprio questi sogni che daranno un senso alla vostra vita, che vi permetteranno di lasciare il segno e di essere felici, perché lì ci sarà lo zampino di Dio.