Venerdì 25 ottobre, al Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia di Firenze, si è svolto il convegno di studi “Aspetti antropologici dei viaggi di Giacomo Bove” dedicato all’esploratore nativo di Maranzana. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale “Giacomo Bove & Maranzana”, anche in occasione della sua fondazione avvenuta venti anni fa, e dalla Società Italiana di Antropologia ed Etnologia, ha offerto l’opportunità di approfondire gli aspetti antropologici, etnologici ed etnografici delle esplorazioni (1872-1887) di Bove (1852-1887), che era infatti particolarmente noto per le sue esplorazioni in regioni per l’epoca remote come il Borneo e il Giappone, l’Artico, la Patagonia e la Terra del Fuoco, le Misiones argentine, il Congo.
Il convegno si è concentrato sull’esame delle caratteristiche antropologiche, etnologiche ed etnografiche dei popoli che Bove ha incontrato durante i suoi viaggi, ed un ampio spazio del convegno è stato dedicato proprio all’analisi della raccolta di scheletri e crani fuegini effettuata da Bove durante la sua prima spedizione in Sud America avvenuta nel biennio 1881-1882. A questo proposito, accanto ai relatori dell’Associazione culturale “Giacomo Bove & Maranzana”, Maria Teresa Scarrone, Salvatore Puro e Francesco Scalfari, hanno partecipato come esperte del Museo di Antropologia, che custodisce i reperti, le conservatrici prof.ssa Monica Zavattaro e prof.ssa Gloria Rosselli, insieme agli accademici, prof. Roscoe Stanyon e prof. Jacopo Moggi Cecchi, Università di Firenze e prof. Luca Sineo, Università di Palermo, e presidente della Società Italiana di Antropologia ed Etnologia, fondata nel 1871 dallo scienziato Paolo Mantegazza, che con Giacomo Bove intratteneva rapporti di collaborazione e di scambio in relazione proprio ai loro molteplici interessi antropologici, etnologici ed etnografici, che stanno venendo alla luce, grazie alla collaborazione instaurata tra le istituzioni fiorentine e l’associazione di Maranzana.