Il commento al Vangelo di domenica 17 novembre (Mc 13,24-32) a cura di Lorenzo Scalzo

L’incipit di questo brano di Marco sembra l’inizio di uno scenario apocalittico, una visione che possiamo accostare ai sempre più numerosi disastri ambientali a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire” lo possiamo percepire come uno spoiler della scena finale di un film, un po’ come se la Parola ci stesse dicendo che quando tutto sembra ormai giunto al termine, in realtà non è ancora detta l’ultima parola. Attraverso questa parabola, affiancata alla scuola delle piante, Gesù ci vuole dire di restare sempre pronti in attesa e di non perdere la Speranza. Ci dice infatti “non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga” a mo di avviso; succederà di tutto e a ognuno di noi capiteranno tutte le sventure possibili, ma non perdiamo la Speranza, superiamo ogni ostacolo e “nessuno lo sa” ma prima o poi vedremo la Luce in fondo al tunnel. E sarà estate.