Più del 7% degli infortuni sul lavoro verificatisi in Italia nel 2023 è avvenuto in Piemonte: è questo ciò che emerge dai dati ufficiali presentati da INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, nella sua più recente Relazione Annuale.
Prima di presentare più a fondo quest’interessante statistica, tuttavia, è bene ribadire che cosa si intenda esattamente per “infortunio sul lavoro”.
Infortunio sul lavoro: cos’è e cosa lo distingue dalla malattia professionale
L’infortunio sul lavoro è un sinistro che il lavoratore subisce nel corso della sua prestazione, è un evento violento da cui deriva una lesione; è interessante sottolineare, peraltro, che la recente giurisprudenza ha esteso la tutela del dipendente anche al tragitto che compie per raggiungere il luogo di lavoro, è questo, infatti, il cosiddetto “infortunio in itinere”.
La malattia professionale è invece una patologia che si verifica per ragioni lavorative, in assenza di un evento violento: se un lavoratore, ad esempio, nell’ambiente di lavoro è esposto ad agenti inquinanti e sviluppa per tale ragione un problema respiratorio, si può certamente parlare di malattia professionale, laddove venga dimostrato il nesso di causalità.
Per contrastare entrambe le tipologie di minaccia, ad ogni modo, è fondamentale rispettare tutte le disposizioni di sicurezza previste dalla legge, le quali possono essere correlate, ad esempio, al rispetto di determinate procedure, oppure all’utilizzo di DPI, ovvero Dispositivi di Protezione Individuale.
I DPI sono tantissimi e variano, ovviamente, in relazione al tipo di attività svolta: molti di essi, come è il caso di scarpe antinfortunistiche, giubbotti catarifrangenti, guanti protettivi ed altri ancora, sono a tutti gli effetti degli indumenti, dunque è possibile individuarli anche in e-commerce che trattano abbigliamento da lavoro, come Stampasì.
Infortuni sul lavoro in Italia: i dati del 2023
Secondo la Relazione Annuale di INAIL, pubblicata negli scorsi mesi e relativa, come detto, al 2023, all’ente in questione sono giunte complessivamente oltre 590.000 denunce di infortunio sul lavoro, cifra inferiore del -16,1% rispetto al 2022, quando le denunce furono 704.000.
È sempre rivolta una particolare attenzione agli infortuni che hanno avuto un esito mortale, i quali sono risultati essere, nel 2023, 1.147, cifra corrispondente al -9,5% rispetto al 2022, quando gli episodi furono 1.268.
Infortuni ed infortuni con esito mortale: le statistiche del Piemonte
Come accennato più del 7% del totale, esattamente il 7,3%, degli infortuni sul lavoro nel 2023 si è verificato in Piemonte, cifra che colloca quella piemontese al quinto posto nella classifica delle regioni con maggiori episodi.
Al primo posto di tale classifica figura la Lombardia, dove si è registrato il 18,7% del totale degli infortuni sul lavoro, seguono l’Emilia Romagna con il 13,1% e il Veneto con l’11,5%; rovesciando la graduatoria, e andando così a scoprire la regione con il minor numero di denunce, troviamo la Valle d’Aosta, con lo 0,2%.
Considerando i soli episodi che hanno avuto esito mortale, il Piemonte si colloca al sesto posto tra le regioni italiane, con una percentuale del 7,1% del totale.
La Lombardia primeggia anche in questa classifica, con una percentuale del 16,3%, completano il “podio” Veneto e Lazio, rispettivamente con il 9,6% e con il 9,3%; anche in questo caso, la Valle d’Aosta risulta essere la regione con meno episodi, avendo registrato appena lo 0,1% del totale.
Ovviamente, bisogna considerare che queste statistiche sono elaborate sulla base di dati assoluti, è dunque inevitabile che le cifre tendano ad essere più alte nelle regioni più estese, più popolose e con tassi di occupazione più elevati, ma si tratta comunque di statistiche assolutamente significative.