Da vent’anni, il Fai – Fondo Ambiente Italiano si fa strumento di sensibilizzazione sul valore della cultura a livello nazionale attraverso l’iniziativa “I Luoghi del Cuore”, un invito a tutta la comunità a essere partecipe per salvare quei luoghi che più stanno a cuore. Il progetto si articola in due fasi: censimento e bando. Il censimento permette di candidare e votare i luoghi da non dimenticare, mentre il bando mette a disposizione dei luoghi una serie di contributi economici per progetti da realizzare. Il censimento del 2025 vede candidati diversi luoghi astigiani, come, tra gli altri, Palazzo Alfieri, le Antiche Mura, la Domus Romana, la Torre Rossa.
Tra le candidatura figura anche il Santuario Madonna del Portone, e la partecipazione all’iniziativa rientra in un progetto di ristrutturazione e valorizzazione del luogo in atto da diverso tempo: “Quando si comincia un’opera di valorizzazione come quella iniziata da don Simone Unere, c’è sempre qualcosa da fare, non si finisce mai. Partecipare a questa iniziativa del FAI può fare davvero la differenza, e c’è sempre bisogno di ulteriori aiuti, oltre alle campagne di raccolta fondi che stiamo portando avanti. Partecipare a questa votazione è un invito a diventare tutti responsabili di un luogo che appartiene a tutta la comunità, e ad essere consapevoli di una ricchezza che abbiamo e che dobbiamo continuare a valorizzare. È questo l’intento del FAI, alla fine: riconoscere i luoghi del cuore, quelli che ci toccano maggiormente, che ci hanno lasciato qualcosa e che, appunto, rimangono nel cuore”, dice Rossana Macagno, membro del comitato Amici del Santuario. La comunità potrà votare il Santuario online (sul sito www.fondoambiente.it) oppure in loco attraverso i moduli cartacei. I primi tre classificati a livello nazionale riceveranno un contributo economico che verrà utilizzato per progetti di restauro in accordo con il Fai: 70 mila euro al primo classificato, 60 mila e 50 mila al secondo e al terzo.
Il censimento accetterà le votazioni fino al 10 aprile, e successivamente le candidature che hanno ricevuto almeno 2.500 voti potranno partecipare al bando indetto dal FAI, presentando un progetto di valorizzazione del luogo che verrà valutato per l’eventualmente stanziamento di fondi. “Il nostro obiettivo è arrivare almeno con 2.500 voti per poter partecipare al bando”, prosegue Macagno.
“Il FAI è un ente laico con cui non mi sono mai interfacciato prima di adesso – dice don Simone Unere, rettore del Santuario della beata Vergine del Portone in Asti -. Qualche settimana fa, Antonio Adinolfi della delegazione FAI di Asti mi ha presentato l’iniziativa dei Luoghi del cuore, proponendomi di portare avanti la candidatura del Santuario. Ho accettato perché mi sembra anche questo un modo per far conoscere il luogo anche dal punto di vista storico e artistico. Anche questa via laica può essere percorribile, per non insistere solo sulle attività ecclesiali, di catechesi e celebrative, ma per interfacciarci con tutta la comunità. Il Santuario ha bisogno di lavori di valorizzazione. Abbiamo già fatto molto: come i tetti, e con il contributo della diocesi di Asti e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino abbiamo ristrutturato i locali della canonica di pertinenza del Santuario, che ora accoglie attività pastorali, della caritas, dell’ufficio liturgico, incontri diocesani. Da locali completamente fatiscenti ora sono finalmente utilizzabili. C’è ancora molto da fare, anche dal punto di vista esterno, come nelle aree pedonali che vengono percorse quotidianamente, che sono da rivalutare e dove ci sono barriere architettoniche da eliminare. Inoltre, c’è un’area esterna privata che va completata, bisogna rifare i marciapiedi e sistemare il giardino interno, così potremo usare questo spazio per diverse attività all’aperto. L’obiettivo è di far conoscere e valorizzare il Santuario, fare in modo che se ne parli e farlo diventare un Luogo del cuore FAI è importante: è un riconoscimento di interesse di un luogo che sta a cuore a tante persone”.