“Accolgo con entusiasmo la sfida del Commercio, un settore che ha sofferto molto negli ultimi anni. Mi confronterò subito con gli operatori per comprendere criticità e opportunità, cercando soluzioni condivise e mirate a rilanciare l’economia locale”.
Durante la ridefinizione delle deleghe assessorili per la seconda metà del mandato annunciata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Rasero il mese scorso, Loretta Bologna è stata riconfermata nelle deleghe a Istruzione, Università e Politiche giovanili, e ha assunto anche la responsabilità per Commercio, Lavoro, Pubblici esercizi e Artigianato, lasciando il comparto Ricerca finanziamenti e Pnrr che aveva guidato negli ultimi anni.
L’ultimo report di Unioncamere registra quest’anno un +0,01% di crescita delle nostre imprese commerciali. Come legge questo dato?
“Buono rispetto alle altre province e alla nazione anche se, di fatto, è un sostanziale pareggio e non una crescita. I nostri commercianti tengono duro, anche se la situazione di difficoltà è generale. Il commercio dopo il covid è cambiato, soprattutto a causa dell’e-commerce, con cui le persone possono comprare tutto quello che vogliono, quando vogliono e dove vogliono, in tutto il mondo, con un click. Questa constatazione però non basta, dobbiamo dare delle risposte. Il centro, infatti, è sempre più vuoto e desolato, cittadini e turisti se ne accorgono e lamentano.
Qual è il suo progetto per far crescere il commercio cittadino?
“Attirare persone da fuori e aiutare i commercianti. Due pilastri su cui stiamo lavorando. Per attrarre persone in città il Comune ha lavorato a diverse manifestazioni, dai Mercatini di Natale ai Gioielli del Territorio. Ora stiamo ragionando sul creare un mercato ambulante nelle vie del centro città, promuovendolo anche nei comuni della provincia. Lo stiamo studiando in questi giorni con le associazioni di categoria e gli ambulanti stessi”.
Quindi il mercato sarà nuovamente ripensato da capo?
“Entro la prossima settimana riceveremo la commissione mercatale, perché lo spostamento ha generato disagi e come amministrazione vogliamo accogliere le lamentele e provare a cercare una soluzione. Gli ambulanti però devono presentare un progetto che sia percorribile sia dal punto di vista della viabilità che da quello della sicurezza, e soprattutto deve essere condiviso tra loro.Non tutti infatti con il nuovo mercato hanno perso lavoro, per alcuni è stata una scelta giusta che ha portato più lavoro. Per adesso si possono sicuramente pensare delle migliorie sulla dislocazione dei banchi e sulle corsie. Noi siamo aperti ad accogliere qualsiasi tipo di progetto, purché serio e condivisibile”.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 febbraio 2025

Elena Fassio