Asti segue la scia del trend nazionale: quasi due donne su cinque non lavorano, mentre quelle che hanno un’occupazione, a parità di competenze e mansioni, guadagna il 19% meno degli uomini. 

Anche per questo, per rivendicare un lavoro stabile, sicuro e privo di discriminazioni, alle 16 di domani (sabato 8 marzo) il movimento “Non una di meno” sfilerà in corteo invitando chiunque voglia unirsi. Il percorso della marcia pacifica partirà da piazza Cairoli snodandosi in corso Alfieri, via Goltieri, via Carducci, piazza Catena, piazza Goria, piazza Medici, via Massimo D’Azeglio, piazza Dante, corso Dante, piazza Alfieri e via Garibaldi, per terminare in piazza San Secondo.

“Il nostro sarà uno sciopero dal lavoro, dalla produzione e dai consumi, ma anche uno sciopero dal lavoro di cura – annunciano dal movimento -, cioè da tutte quelle faccende domestiche gratuite e storicamente associate al genere femminile”. 

Ma non c’è solo il lavoro tra i motivi della protesta. Tra le altre richieste, un welfare che non lasci indietro nessuno, un aborto libero, sicuro e gratuito, l’effettività del diritto alla salute e all’autodeterminazione, oltre a una città più inclusiva e all’introduzione dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole.

AG