Il 28 gennaio 2025 è una data storica per il mondo dell’IA (o AI). È la data in cui DeepSeek è diventato il termine di intelligenza artificiale più cercato su Google nell’arco delle 24 ore, un primato che prima apparteneva a ChatGPT. È un record esplosivo raggiunto dalla chat di IA cinese a soli otto giorni dal lancio.
Nelle 24 ore del sorpasso, ci sono state enormi fluttuazioni nel mercato azionario delle aziende principali nel settore IA. Il colpo più duro è stato per Nvidia, che ha subito un capitombolo del 17% con una perdita che ha fatto riflettere sull’effettivo valore del settore stesso. Alla fine del gennaio 2025, DeepSeek è diventata l’app di IA gratuita più scaricata sull’Apple Store USA.
DeepSeek è sviluppato da QuantumThink Labs a Shenzhen, Cina e ha debuttato a fine 2023, ma sta ormai dando filo da torcere a OpenAI e Meta AI. In questo articolo, parleremo proprio dei motivi per cui DeepSeek ha sconvolto il mercato del settore, oltre che delle sfide che l’intelligenza artificiale (e quella umana con essa) si appresta ad affrontare.
Perché DeepSeek è al centro dell’attenzione di tutti?
Dal 2021 al 2023, si è sviluppata una vera e propria corsa all’oro per guadagnare terreno nel campo dell’intelligenza artificiale. Si sono ampliati dei macro-modelli linguistici che hanno portato a implementare assistenti virtuali come ChatGPT. È stato proprio questo biennio magico a creare i presupposti nuovi arrivi nell’universo dell’IA, nuovi arrivati come DeepSeek. Ecco i due principali cambiamenti che hanno portato questo nuovo arrivo in cima alla classifica dei più cercati sul web.
- Soluzioni competitive
Ormai il mondo si rivolge a internet per tutto, con domande semplici o complesse. Si trovano strumenti avanzati per creare e gestire redditi passivi, oppure resoconti finanziari professionali, o anche recensioni affidabili dei casinò onlinepiù favorevoli, che offrono bonus e garanzie. Gli assistenti virtuali hanno ormai consolidato un’esperienza stratificata in ogni settore e DeepSeek ha fatto un passo in più rispetto ai competitor.
Il modello di intelligenza di DeepSeek (R1) ha una comprensione naturale del linguaggio che si è dimostrata eccellente, con modelli matematici e persino di programmazione. Ha dimostrato prestazioni alla pari e a volte superiori ai modelli di OpenAI, di Google e di Meta. Al momento è persino superiore ai competitor in lingue come cinese, arabo e swahili. La capacità di dialogare ad alto livello ha reso il modello di AI di DeepSeek più accessibile a una grossa fetta del mercato globale.
- Rapporto qualità/prezzo
DeepSeek ha dichiarato che il costo della preparazione del modello di intelligenza artificiale R1AI è costato circa 6 milioni di dollari, una cifra ridottissima rispetto ai costi dello sviluppo del popolare modello GPT-4, che ha inghiottito investimenti per quasi 80 milioni di dollari.
QuantumThink Labs è riuscita a scardinare la convinzione che lo sviluppo di modelli avanzati di IA richieda finanziamenti continui e illimitati. Una nuova realtà che ha costretto molte aziende e fondi a ripensare le strategie di sviluppo, incoraggiando sviluppatori indipendenti, con l’acume e le risorse strategiche necessarie, a sviluppare modelli di successo.
Dopo il grande successo del debutto, anche il modello cinese di IA ha dimostrato di non essere immune alle sfide digitali, in particolare a quella della privacy. I grattacapi legati alla riservatezza online riguardano soprattutto il reperimento di dati sensibili, la sicurezza dei modelli di IA e la normativa. Alla luce dei limiti di DeepSeek, subito dopo il suo lancio, molti governi si sono affrettati a vietarlo, oppure a limitarlo.
Governi che hanno proibito l’utilizzo di Deepseek
Per utilizzare il modello di IA, DeepSeek richiede la creazione di un account. È questo un aspetto che ha fatto scattare molti campanelli d’allarme proprio in materia di privacy. Ecco perché alcuni Paesi hanno proibito in tutto o in parte l’utilizzo di questa piattaforma, Italia in testa.
- Italia: il garante per la privacy è intervenuto celermente per bloccare l’utilizzo di DeepSeek, chiedendo maggiori informazioni sulla raccolta e sulla finalità del trattamento dei dati, le basi legali e la sede dei server su cui i dati vengono conservati. La poca chiarezza in questo campo costituirebbe una violazione del GDPR e pertanto renderebbe impossibile l’utilizzo di DeepSeek.
- Corea del Sud: il ministero della difesa sudcoreano ha impedito a DeepSeek di accedere ai suoi computer militari collegati a internet. È stata una decisione piovuta dall’alto, direttamente dal “Personal Information Protection Commission” (PIPC, la commissione per la protezione delle informazioni personali). QuantumThink Labs dovrà chiarire le modalità di gestione delle informazioni fornite a DeepSeek dagli utenti.
- India: il governo federale ha proibito l’utilizzo di assistenti virtuali basati su IA come DeepSeek sui computer e su tutti gli apparecchi degli uffici pubblici, abbattendo così il rischio di violazione della segretezza dei documenti gestiti dai pubblici ufficiali.
- Australia: su consiglio delle varie agenzie di sicurezza interna, l’Australia ha vietato l’uso di DeepSeek su tutti gli apparecchi degli uffici pubblici, giustificando la decisione con le minacce di malware e rischi per la privacy.
- USA: il Texas ha vietato l’utilizzo di DeepSeek, mentre la Marina ne ha limitato l’utilizzo per pratiche ufficiali.
- Taiwan: il ministero competente ha comunicato ufficialmente che eventuali violazioni alla protezione dei dati esporrebbero dati sensibili al regime di Pechino, un rischio per la sicurezza nazionale, proibendo così l’utilizzo di DeepSeek a tutti i dipendenti pubblici.