“La comunità astigiana, come in tutto il mondo, piange e prega per Papa Francesco tornato alla casa del Padre. Il mio ricordo e di tutti gli astigiani va al novembre del 2022 quando lo incontrammo durante la sua visita ad Asti. Il Papa era uno di noi” . Così il presidente della Provincia e sindaco, Maurizio Rasero, interviene con un comunicato alla notizia della morte, facendosi interprete del pensiero di tutti i componenti del Consiglio provinciale. 

“Sembra impossibile perché lo abbiamo visto solo ieri dare speranza e conforto a tutta l’umanità con le sue parole e la sua benedizione in occasione della Pasqua. Era il Papa di tutti, soprattutto agli ultimi, dei più deboli e fragili. Punto di riferimento insostituibile, lascia un vuoto incolmabile”, prosegue.

Il presidente Rasero ricorda i due giorni di visita di Francesco in città e alla comunità d’origine, Portacomaro. “Avevo fotocopiato un volumetto di poesie in dialetto di Nino Costa chiedendo al Vescovo, Marco Prastaro, di farglielo trovare nella stanza preparata in Vescovado. Mi confidò di averle apprezzate”. 

Prima e dopo la visita in città, Rasero era stato più volte in Vaticano. Grande fu la gioia del Papa per aver ricevuto la cittadinanza onoraria. “Quando era in Argentina i suoi nonni gli parlavano di Asti, disse che aveva sempre portato questa terra nel suo cuore”.

Con la cittadinanza onoraria, la giunta comunale conferì a Bergoglio l’Ordine di San Secondo, sia per la sua statura di grande uomo di pace, sia per il forte legame mantenuto con il territorio astigiano “Ho avuto la fortuna durante mio mandato di ricevere ospiti importanti, – conclude Maurizio Rasero – il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La visita del Papa, l’incontro con questo uomo straordinario è stato un fatto epocale che nessuno dimenticherà”.

Le bandiere della Provincia rimarranno a mezz’asta in segno di lutto.