Si è insediato questa mattina a Torino il tavolo ‘Piemonte EXPO 2015’, la cabina di regia creata dalla Regione Piemonte, e di cui fanno parte anche il Comune di Torino, l’Unione delle Province, Ceipiemonte, Unioncamere e il sistema delle fondazioni bancarie, coordinerà la partecipazione dell’intero territorio piemontese al grande evento. Presenti, presso la sala della Giunta regionale, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota con l’assessore al Turismo incaricato all’Expo 2015 Alberto Cirio, il sindaco di Torino Piero Fassino e gli altri rappresentanti del tavolo di lavoro. Obiettivo dell’incontro stabilire le modalità di partecipazione diretta del Piemonte all’Expo, a meno di due anni dall’apertura ufficiale il 1° maggio 2015. “L’Expo 2015 sarà uno degli eventi di maggiore rilievo degli ultimi decenni – dichiarano il presidente Cota e l’assessore Cirio – e il Piemonte non avrà una partecipazione come le altre regioni, ma da protagonista, grazie alla possibilità di gestire il cluster tematico del riso: ne siamo il principale produttore in Italia e, abbinato ai grandi vini, formaggi, tartufi, nocciole e cioccolato, il riso sarà l’ingrediente base per promuovere l’intera enogastronomia piemontese”. Durante l’Expo vengono serviti giornalmente circa 35mila pasti: gestendo il cluster del Riso, il Piemonte avrà l’opportunità di dare i sapori del proprio territorio ai pasti serviti all’interno del padiglione tematico. Occasione decisiva nell’avvicinamento al 2015 sarà il forum internazionale che verrà ospitato alla Reggia di Venaria dal 2 al 4 ottobre prossimi: si tratta del penultimo appuntamento operativo prima dell’apertura dell’evento e vi prenderanno parte circa un migliaio di delegati di tutti i Paesi accreditati. “L’appuntamento di Venaria – proseguono Cota e Cirio – sarà una straordinaria occasione di visibilità per il nostro territorio. Durante il forum cominceremo a proporre i pacchetti turistici per fare in modo che, accanto alle mete più classiche come Roma, Venezia o Firenze, una parte dei 20 milioni di visitatori attesi per l’Expo scelga di visitare il Piemonte. Inoltre, proporremo le nostre imprese nell’elenco dei fornitori ufficiali, che costruiranno fisicamente la cittadella e tutti i padiglioni: il forum di ottobre sarà un’importante occasione per tessere rapporti anche in questa direzione”. L’Esposizione Universale del 2015 ritornerà in Italia dopo oltre un secolo dall’edizione ospitata a Milano nel 1906. Sarà dedicata alla nutrizione, il più importante focus politico, sociale ed economico del XXI secolo, con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. 131 i Paesi e le organizzazioni internazionali che hanno già aderito all’evento, che si svilupperà nell’arco di sei mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, su un’area espositiva di oltre un milione di metri quadrati. Sono attesi 20 milioni di visitatori, di cui circa 6 milioni dall’estero. La ricaduta economica immediata per il sistema turistico è stimata intorno ai 4,8 miliardi di euro e, in base a uno studio dell’Università Bocconi di Milano, un impatto a breve termine entro il 2020 sull’intero territorio nazionale di 25 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, 10,5 miliardi di euro di valore aggiunto e di oltre 200 mila posti di lavoro. All’interno dell’Expo ogni paese avrà un proprio Padiglione espositivo (il Padiglione Italia si ispirerà all’immagine di un vivaio e dell’albero della vita e avrà cinque elementi cardine: Energia, Tecnologia, Trasparenza, Natura e Acqua). Ai padiglioni dei vari paesi si affiancheranno cinque Padiglioni Tematici (Padiglione Zero, Future Food District, Art&Food, Children Park e Parco della Biodiversità) in cui il tema dell’Expo sarà sviluppato mediante percorsi espositivi, installazioni artistiche ed elementi attrattivi. Terza anima funzionale dell’Expo saranno i Cluster, spazi espositivi di grande attrattività, che consentiranno ai paesi partecipanti di mostrare le loro tradizioni agricole, diversità culturali e prodotti di alta qualità, offrendo ai visitatori un’esperienza culinaria unica: saranno in tutto nove e ognuno raggrupperà i vari paesi sotto uno stesso cappello tematico: sei specifiche catene alimentari (Riso, Cereali e Tuberi, Spezie, Cacao, Caffè, Frutta e Legumi) e tre tematiche di particolare rilevanza globale (Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride, Mare e Isole, ecosistemi del Bio-Mediterraneum).