E’ una vera bomba la notizia arrivata direttamente dal ministero della Giustizia, riguardante ovviamente l’accorpamento dei tribunali. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 settembre, infatti il ministro di Giustizia Annamaria Cancellieri ha inviato una proposta ai presidenti di alcuni tribunali, fra cui quello di Asti, nella quale si profila una soluzione, seppur temporanea, per evitare il definitivo accorpamento. Il Guardasigilli invita a esprimere con urgenza un giudizio sulla possibilità di prorogare i procedimenti civili e le controversie di lavoro già pendenti. In poche parole ciò significa che la sezione civile del tribunale di piazza Medford continuerà a lavorare fino a che non verranno chiusi i casi in corso, non superando comunque i due anni di tempo. Le altre sezioni invece verranno accorpate come stabilito dal decreto legge ad Asti e tutto diventerà operativo da venerdì 13 settembre. Una chance che dovrà passare sia attraverso i presidenti dei tribunali accorpanti, che, entro sabato 7, dovranno acquisire le valutazioni del consiglio dell’ordine degli avvocati e delle amministrazioni locali, sia attraverso i presidenti delle corti d’appello con la convocazione di un consiglio giudiziario entro il 10 settembre. Tempi strettissimi quindi per il ministro che solo dopo queste analisi si troverà ad approvare o meno la sua stessa proposta. Oltre ad Alba questa proroga potrebbe interessare anche i palazzi di giustizia di Bassano del Grappa, Chiavari, Rossano e Sanremo. “La soluzione che il Ministero auspica ovvero l’attivazione di una proroga dell’attività del tribunale di Alba solo per i procedimenti civili pendenti e quindi ad esaurimento è una soluzione che tiene conto delle istanze albesi ma non pregiudica l’iter della riforma che prevede l’accorpamento dei tribunali – è il commento a caldo del deputato Pd Massimo Fiorio -. La soluzione non poteva che stare nella Legge 155/2012 e d’altra parte era poco verosimile il salvataggio di alcuni tribunali anche per le recenti dichiarazioni del Capo dello Stato”. “Sono convinto che il lavoro per dimostrare che Asti è in grado da subito di implementare l’attività del proprio tribunale senza nuovi investimenti sia stato efficace e che la soluzione dell’accorpamento con Asti anzichè con Cuneo rappresenti per Alba una soluzione migliore – continua Fiorio -. Rimango convinto che il mantenimento di tribunali per così dire minori, dopo la riforma che da vita a grandi Tribunali, non sia positiva perché non sono più in grado di offrire l’efficienza e il grado di specializzazione che un moderno sistema giudiziario richiede. Va riconosciuta la capacità di “far squadra” della delegazione mercoledì al Ministero a Roma, ritengo importante che tutti possano far valere le istanze territoriali e le legittime ragioni, ma queste non devono contraddire le reali necessità dei cittadini”. Nessun commento, dopo la proposta del Guardasigilli, è arrivato dal sindaco di Asti Fabrizio Brignolo che ha preferito non parlare per evitare di alimentare ulteriori polemiche. Poche ore prima della notizia aveva però detto che “l’intento del Comune di Asti è stato quello di fare il proprio dovere e di adempiere alle richieste giunte da Roma in vista dell’entrata in vigore del decreto. Noi abbiamo fatto il possibile, adeguando la nostra struttura, ma ora tocca al Ministero chiarire ogni dubbio e incertezza”.