COSTIGLIOLE D’ASTI – Vino e arte, due volti della cultura di un territorio. Così Cascina Castlèt, azienda vitivinicola di Costigliole d’Asti, ha “adottato” un’opera d’arte: è una grande pala d’altare che raffigura una Madonna con il bambino e Santa Caterina d’Alessandria, protettrice degli studi. Fu dipinto a fine 600 dal pittore Giovanni Carlo Aliberti. In origine era la pala d’altare della cappella privata della famiglia Borio. Oggi una loro discendente, la vignaiola Mariuccia Borio, ha finanziato il restauro del grande quadro che tornerà a risplendere nel futuro Museo Arte sacra. E’ un progetto dell’associazione Confraternita di San Gerolamo, istituita nel 1997 con l’obiettivo di recuperare il patrimonio culturale, storico e artistico di Costigliole. “Adotta un’opera d’arte” è la prima iniziativa per salvaguardare il tesoro artistico della parrocchia Nostra Donna di Loreto: oltre al dipinto di Cascina Castlèt, sono già state adottate altre 16 opere d’arte. Cinque sono ancora in attesa di benefattori. Il progetto sarà presentato domenica 29 settembre, alle 16, in Confraternita. Seguirà la messa concelebrata dal parroco don Giuseppe Pilotto, anche presidente dell’associazione, da mons. Vittorio Croce, vicario generale della Diocesi di Asti, da don Bruno Valente, già presidente dell’associazione e da don Paolo Prunotto, costigliolese, direttore dell’ufficio diocesano Arte Sacra, cultore e storico d’arte sacra, oggi parroco di Montechiaro d’Asti. Dalle 18 percorso d’arte con una visita guidata alla scoperta delle opere già “adottate” e restaurate.